Una rondine non fa primavera

Libeccio e temperature sopra la norma. L’illusoria primavera continua, ma non per molto

Il vecchio adagio della rondine e del suo annuncio primaverile, non sempre scontato, è una delle verità meteorologiche tramandate dal passato più autentiche, oltre che conosciute. Dovremmo tenerlo sempre in conto, così come dovrebbe essere acquisita in noi (ma non lo è affatto) una consapevolezza un po’ difficile da accettare ma assolutamente coerente con la realtà: la Primavera non può cominciare i primi di marzo, nonostante le apparenze.

E già oggi, difatti, il vento di Libeccio, che ha soffiato con una certa intensità sul nostro territorio, ha smorzato leggermente la fase di apparente primavera annunciando, peraltro, un cambiamento meteo-climatico non proprio imminente ma che ormai si delinea con sempre maggior chiarezza.

Attualmente, un fronte nuvoloso, seppur blando e prevalentemente composto da nubi alte e poco significative (in termini di precipitazioni), sta sorvolando i cieli d’Italia e si manifesta ormai anche da noi sotto forma di velature. Tuttavia, va detto che secondo le ultime elaborazioni modellistiche, questa nuvolosità, quantunque tenda a muoversi verso levante, più che insistere con delle stratificazioni di tipo medio/alto non potrà, e se si eccettua la possibilità (peraltro con probabilità abbastanza basse) di qualche breve ed isolato piovasco nel corso di sabato, questo fronte nuvoloso transiterà sul nostro settore quasi “senza colpo ferire”.

Produrrà soltanto, dopo il suo passaggio (da sabato pomeriggio), una rotazione temporanea dei venti ai quadranti settentrionali in grado di apportare un certo ricambio d’aria ed una conseguente lieve diminuzione delle temperature, peraltro avvertibile più nei valori minimi (notti un po’ più fredde) che in quelli massimi.

Domenica ritroveremo daccapo il bel tempo e l’aria gradevole e la primavera avrà ancora modo di illuderci circa il suo pieno controllo delle situazione. A ben vedere, però, si tratterà probabilmente dell’ultima sua invasione in territorio stagionale altrui (quello dell’Inverno). Difatti, già lunedì qualcosa cambierà e l’illusione di una stagione anticipataria dovrà cedere il posto al più classico dei cliché meteo-climatici marzolini: il ribaltamento di scena.

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