Il giovedì bollente della Puglia. Nei prossimi giorni dal caldo torrido all’afa. Poi finiremo dalla padella alla brace?

Giovedì bollente sulla Puglia, specie sul comparto costiero adriatico ove alla subsidenza operata dalle correnti discendenti del potente Anticiclone africano si è accoppiata l’ulteriore compressione dell’aria (con conseguente surriscaldamento) indotta dai venti di caduta dalle alture murgiane che separano le Province di Bari e Taranto.

Per questo motivo oggi i picchi termici si sono raggiunti proprio sulle coste del Sud-Est Barese, con Polignano e Monopoli in pole position, che hanno registrato ben 41.8°C!

Castellana si è fermata – per modo di dire – a 37.6°C di massima (il giorno – finora – più caldo dell’anno), mentre Conversano ha sfiorato i 39°C insieme a Fasano. Meno bollenti le altre zone più interne, che hanno subito meno gli effetti del vento di Ostro e Libeccio. Putignano ha raggiunto i 36.5°C, Noci 35.4°C, Gioia del Colle 34°C, Martina F. 33.2°C.

Domani è atteso un cambio di circolazione, unitamente ad un temporaneo affievolimento della struttura anticiclonica in quota. Registreremo non oltre 33° di massima sul nostro paese con venti deboli settentrionali, ma non illudiamoci: potrebbe essere uguale, se non peggiore, la situazione del disagio bioclimatico, giacché tutta l’aria che oggi è stata pompata verso il mare dalle correnti meridionali, domani sarà restituita dal mare all’entroterra, arricchita dell’umidità acquisita dal contatto di quell’aria con le acque dell’Adriatico. Insomma, se oggi a causa di valori di temperatura elevati ma accoppiati a tassi di umidità relativa dell’aria molto contenuti (si è trattato di caldo torrido, considerato che sin dalle 10 di questa mattina l’umidità è restata sotto il 30%), il disagio ha raggiunto il penultimo gradino della scala relativa all’Indice di calore di Thom, domani sotto questo profilo non vi saranno affatto progressi.

Dal pomeriggio, difatti, diverrà altrettanto critica la situazione sotto questo profilo, poiché a valori termici di 32/33°C ma con crescenti tassi di umidità (l’UR salirà dal 50 ad oltre l’80%), corrisponderà un’impennata dell’afa da far invidia anche ai Paesi tropicali.

Andrà un pochino meglio solo per sabato, con umidità (e conseguente afa) leggermente ridimensionata, ma si tratterà solo di un’illusoria ed effimera parentesi. Da domenica l’onda di calore diverrà gradatamente più cattiva, minacciando di infiammare il nostro settore per gran parte della prossima settimana.

Sembra che l’unico dilemma dell’Anticiclone africano nel decidere il destino meteorologico che attende l’Italia meridionale nella seconda metà di luglio sia: farci restare in padella oppure metterci direttamente sulla brace. Di certo sarà una lunga cottura.

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