Due perturbazioni in arrivo, ma ecco con quali effetti

L’autunno sul centro-nord Italia è tornato a far parlare di sé. Come? Con quello che sa fare meglio: spingere verso il Mediterraneo centrale il flusso d’aria umida ed instabile di origine atlantica che impatta su quei settori della nostra penisola ove da sempre questa stagione riserva precipitazioni che talora possono risultare anche di tipo alluvionale. Ma che novità!

Eppure, ormai nemmeno nel (da sempre per quelle regioni) piovosissimo novembre può piovere in santa pace, giacché il solito tamtam mediatico di chiara indole apocalittica non si è certamente fatto scappare l’occasione di dire che: «Se piove molto è colpa dei cambiamenti climatici», e che: «Dei cambiamenti climatici ha colpa solo l’uomo».

Eppure, le alluvioni vere, come quella di Firenze del 1966, ci sono sempre state anche quando quelli di “Ultima (de)Generazione” non esistevano e ad essi non era ancora stato fatto il lavaggio del cervello – quello sì – con un’alluvione di fake news artatamente costruite.

Tornando ai fatti nostri… Da noi, invece, salvo un pochino di aria più fresca (che già domani si percepirà molto meno grazie alla ripresa dello Scirocco), nulla cambia rispetto a quello che finora si è rivelato un autunno di medio/bassa fattura, senza infamia e senza lode.

Fino al termine della settimana giungeranno due perturbazioni, ma rischiamo che, fatta la somma dei quantitativi di pioggia che ci aspettano sia con il passaggio della prima (nella notte tra sabato e domenica) che con il transito della seconda (nel pomeriggio di domenica), il risultato sia di soli pochi millimetri.

Quel che resta perciò sarà:

  1. la nuova accelerazione dei venti: dapprima Scirocco (per domani), poi Libeccio forte (nella notte tra venerdì e sabato), per finire con un Ponente piuttosto teso (nel mattino di sabato);
  2. il lieve aumento delle temperature per domani e la moderata diminuzione per domenica;
  3. la tendenza ad una nuova fase di tempo più stabile e mite per la prima parte della prossima settimana, che se volete potete anche chiamarla “Estate di San Martino”, come da sempre accade in questo periodo.
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