Ultimi giorni d’autunno, ma l’inverno scompare dai radar. Verso un altro non-bianco Natale

Ad una settimana dal Santo Natale, è l’alta pressione di origine atlantica la figura barica protagonista del tempo alle nostre latitudini. Ciò in questa stagione, evidentemente, non significa tempo soleggiato e caldo come nei mesi tardo primaverili ed estivi. Più che altro, l’influenza anticiclonica si tramuta nei mesi freddi in assenza di piogge, in umidità in eccesso per scarsa ventilazione, in formazione di dense foschie, quando non di nebbie, in presenza di nubi basse, che spesso ingrigiscono le prime ore del mattino, in inversioni termiche, con aree collinari e montuose più calde delle bassure o delle valli, in escursioni termiche accentuate, con notti piuttosto fredde per via dell’irraggiamento notturno dovuto all’assenza di nubi, e ore centrali del giorno piuttosto miti, o comunque con temperature superiori alle medie.

Ebbene, queste peculiarità meteo-climatiche ci accompagneranno non solo per questa settimana prenatalizia, ma probabilmente anche per la prossima, l’ultima dell’anno, nonostante che il venerdì 22 decreterà inesorabilmente – ma solo dal punto di vista astronomico – la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno.

Dall’analisi modellistica comparata, che in questo inizio settimana presenta una certa coerenza tra i diversi modelli matematici e induce perciò a ritenere l’evoluzione a medio termine piuttosto affidabile, sembra infatti profilarsi un’influenza di tipo anticiclonico molto marcata tra Italia e Mediterraneo. Soltanto tra mercoledì e giovedì prossimi il campo pressorio tenderà a flettere moderatamente sulla nostra penisola per il passaggio di aria più fresca ed instabile in quota, che tuttavia sul nostro territorio non dovrebbe comportare variazioni significative, ad esclusione di un temporaneo aumento della nuvolosità.

Da venerdì in poi, invece, l’occidentalizzazione del flusso delle correnti sembrerà dividere nettamente le zone perturbate e fredde da quelle stabili e con temperature al di sopra delle medie stagionali, con Italia e Mediterraneo ampliamente ricomprese tra queste ultime.

In sintesi, perciò, al momento (ma con buona approssimazione in termini di affidabilità previsionale) le indicazioni per i giorni natalizi rossi (dal 24 al 26) mostrano la sufficientemente elevata probabilità che il tempo sia stabile, abbastanza soleggiato (salvo foschie e/o nubi basse) e con temperature piuttosto elevate per la stagione, con massime fino a 16/18°C. Insomma, un altro non-bianco Natale.

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