Ormai, ci siamo! Anche il countdown di Meteo Castellana segna poco più di due giorni all’apertura della mitica “Festa d’Aprile”.
E, data la scadenza previsionale ravvicinata e considerata la sostanziale buona omogeneità dei principali modelli matematici, è finalmente possibile emettere la previsione ufficiale per i quattro giorni festivi castellanesi. Previsione che, comunque, sarà aggiornata anche nei prossimi giorni con eventuali rettifiche e ulteriori dettagli, soprattutto per i momenti clou delle celebrazioni in onore della Madonna della Vetrana.
Sarebbe una notizia poco credibile per il meteo legato alla nostra festa, ma si è giunti al punto di poter affermare che quest’anno esiste il rischio che NON PIOVA.
Dopo le ultime incertezze di domani, infatti, complessivamente il tempo andrà migliorando tanto per l’allontanamento verso nord-ovest della depressione facente capo al Vortice polare, quanto per il contestuale rialzo pressorio compensativo prodotto da un cuneo anticiclonico di matrice subtropicale.
Pertanto, nessun dubbio, ormai, soprattutto per domenica e lunedì, quando il sole impererà e anche le temperature – finalmente – torneranno su valori normali, se non addirittura di qualche grado superiori alla media stagionale.
Quanto alle prime due giornate, invece, il tempo resterà ancora un po’ incerto, a tratti ombroso, soprattutto per la seconda parte di venerdì, e un pochino instabile per le ore centrali di sabato. Ed è proprio tra mezzogiorno e il primo pomeriggio di sabato 27 che si concentra la possibilità che quel “rischio che non piova” possa trasformarsi in senso affermativo in un “rischio che piova”, rientrando perfettamente nella normale statistica meteo-festaiola castellanese, che difficilmente ha smentito la bonaria nomea d’”incontinenza” da sempre attribuita alla nostra patrona.
Ecco la grafica previsionale:
Ma come è andata negli anni scorsi alla Festa d’Aprile dal punto di vista meteo?
Quell’irriverente benché benevolo appellativo, che da sempre noi castellanesi usiamo nel dialetto locale per descrivere la proverbiale propensione, giocosamente attribuita alla Madonna della Vetrana, a far cadere almeno qualche goccia di pioggia durante i festeggiamenti in suo onore deriva da quel che nella realtà è accaduto dal punto di vista meteorologico su Castellana in tantissimi anni di osservazioni empiriche e che si riverbera negli innumerevoli ma vividi ricordi, che ognuno di noi conserva nell’archivio delle emozioni della Festa d’Aprile.
Oltre al metodo empirico, tuttavia, dal 2002 Meteo Castellana conserva anche qualcosa di ben più scientifico, che effettivamente finisce per far coincidere le reali statistiche, evinte dagli annali storici della stazione di Meteo Castellana, con il famigerato vezzeggiativo, attribuito alla nostra patrona, di “Madonna pisciacchiara”.
In realtà, i dati confermano eloquentemente le peculiarità meteo-climatiche di fine aprile, che nella variabilità atmosferica e nella non affatto remota possibilità di piogge o improvvisi rovesci esprime appieno il non ancora compiuto passaggio tra la prima fase primaverile, ancora irrequieta e talora capricciosa, e la seconda parte, ben più stabile e simile all’estate.
E così, a partire dal 2002, soltanto nelle annate 2003, 2005, 2007, 2012 e 2022 le precipitazioni non hanno affatto bagnato la nostra festa patronale. Negli altri casi, almeno in uno dei tre giorni principali dei festeggiamenti in onore della Madonna della Vetrana, quanto meno un breve piovasco o un passeggero acquazzone hanno sempre fatto da corollario alla festa più amata dai castellanesi.
Alcune volte, però, la festa non è stata solo a tratti bagnata dalla “rugiada celeste”, ma quasi del tutto rovinata da frequenti e talora anche forti o persistenti precipitazioni. È successo nel 2004, 2006, nel 2014 e nel 2016, le quattro annate durante le quali in diversi momenti della “festa grande” castellanese le cattive condizioni meteorologiche hanno inficiato, e non poco, il normale svolgimento dei festeggiamenti. Si ricordano in particolare i tre maggiori accumuli precipitativi: i 13 mm., caduti durante il temporale del 1° maggio 2006, che sommati ai 2 mm. del sabato precedente portano ad un totale di 15 mm., i 12 mm. del 25 aprile 2004 e i 9.1 mm. del 25 aprile 2016, con un totale annata di 15.1. Ma è stata l’anno scorso la Festa d’Aprile più piovosa con ben 16.2 mm. di pioggia cumulati, divisi tra i 6.6 mm. di domenica 30 aprile e i 9.6 mm. di lunedì 1° maggio.
Anche sotto il profilo termico non sempre ci è andata bene, anzi!
Rispetto ad una media degli ultimi 20 anni di 16°C (media ricavata dalla media giornaliera delle minime e delle massime di ciascuno dei tre giorni principali della festa), per 12 volte su 20 (escludendo i due anni in cui la festa non si è tenuta causa COVID) si sono registrati valori inferiori alla media, ampiamente compensati, tuttavia, dalle annate 2012, 2013 e 2018 durante le quali si sono registrati valori di gran lunga superiori alla “media-festa”, con punte di 7 gradi in più nella festa più calda di tutte: la Festa d’Aprile 2018, che vide punte massime di addirittura 30.4°C.