Su Castellana non pioveva così tanto da più di quattro anni. Era dal 21 novembre 2020 che non si registrava un dato di piovosità così alto. In quell’occasione la cumulata complessiva giornaliera fu di 64.8 mm.; nella festiva e piovosissima giornata di ieri, invece, il pluviometro si è fermato a 60.2 mm.
Il bilancio dell’ondata di maltempo e la fine dello stato di siccità
Il dato che, tuttavia, risulta ancora più rimarchevole è quello della cumulata complessiva di questa ondata di maltempo, cominciata nel pomeriggio di sabato e non ancora conclusa. Agli oltre 60 mm. di pioggia di ieri, infatti, vanno sommati i 15.2 mm. di sabato e andrà poi aggiunto il quantitativo complessivo della giornata in corso. Con ogni probabilità, saremo vicinissimi ai 100 mm.!
Si è trattato di una pioggia caduta a un ritmo quasi costante che ha permesso una quasi totale permeabilità da parte del terreno, senza particolari o significativi allagamenti. Ancora più rilevante e benefico si è rivelato l’apporto che questa ondata di maltempo sta arrecando agli invasi della Basilicata, ove le copiose nevicate in atto da oltre 48 ore su molti comparti appenninici della regione avranno modo di innalzare in modo cospicuo, soprattutto dopo lo scioglimento della neve, il livello degli invasi, mettendo finalmente fine all’emergenza idrica che ci ha afflitto per tutta la durata dello scorso anno.
I risvolti del maltempo e la tragedia sfiorata
Ovviamente, non tutto il maltempo in atto ha avuto un risvolto positivo, e non di certo il riferimento è legato al rinvio delle Fanove. Ciò che è accaduto questa mattina nella piazzetta della stazione di Castellana rappresenta un fatto di cronaca assai grave, che solo per un caso non si è trasformato in tragedia. Un albero secolare di pino d’Aleppo è caduto al suolo abbattendosi su un’auto in sosta, per fortuna senza nessuno a bordo e senza pedoni in transito nella zona in quel momento.
Probabilmente, il venir meno, dopo le abbondanti piogge, della solidità della già precaria base radicale (forse anche intaccata da qualche malattia) che sosteneva la pianta, unitamente alle raffiche di vento e al maggior attrito che queste hanno prodotto rispetto al peso dell’acqua assorbita dall’intera pianta, hanno finito per sradicarlo completamente, come appare dalle foto sotto riportate (Credit: ViviCastellana).
Nello specifico, infatti, le piogge abbondanti saturano il terreno, riducendo la sua capacità di ancorare le radici. Il suolo saturo diventa più morbido e scivoloso, impedendo alle radici di avere una presa salda. In più, dopo una pioggia intensa, il peso dell’albero aumenta a causa dell’acqua trattenuta sulle foglie e sui rami. Se poi si verificano venti forti, la forza esercitata sull’albero è maggiore e può causarne la caduta, soprattutto se il terreno è instabile.
Ambientalismo ideologico contro buon senso. È ora di ristabilire l’ordine delle priorità
Per ultimo, va espressa una seria preoccupazione circa, da un lato, lo stato di salute di tutti gli arbusti presenti in pieno centro, dall’altro, in merito all’opportunità di mantenere ancora vecchi arbusti nel loro attuale stato di precaria solidità, nonostante le annose questioni concernenti l’opposizione ambientalista. Sotto questo punto di vista, se l’ambientalismo è puramente ideologico e si riduce a una difesa del verde fine a stessa, che stride aspramente – come già più volte abbiamo constatato – addirittura con il legittimo diritto a vivere in luoghi protetti che non mettano in secondo piano l’incolumità dei cittadini, allora sembra davvero giunto il momento di operare affinché l’ordine delle priorità sulla gestione del territorio e sulla messa in sicurezza dei luoghi pubblici venga prontamente ristabilita dalle autorità preposte a farlo.
Le previsioni per domani e mercoledì: Fanove e processione della Madonna della Vetrana
Infine, sono molti – e non solo i castellanesi – coloro che aspettano solo di sapere se domani le Fanove troveranno finalmente il beneplacito del meteo o se ancora potranno esservi problemi.
Ecco quanto sta emergendo dalle ultime emissioni modellistiche.
Il maltempo cesserà nel corso delle prossime ore e alle piogge domani si sostituirà una nuvolosità non più minacciosa, che tuttalpiù potrebbe lasciar cadere qualche goccia d’acqua, senza arrecare significativi fastidi.
Resteranno basse le temperature medie serali (valori termici attorno ai 6°C), ma con una percezione del freddo acuita da moderati venti di Grecale, che comunque rispetto alla prima parte della giornata di domani caleranno d’intensità con il passare delle ore e pertanto non produrranno particolari impedimenti allo svolgimento della manifestazione.
Un ultimo riferimento al tempo di mercoledì, che alla sera vedrà l’atteso arrivo in paese dell’immagine processionale della patrona della città, la Vergine Santissima della Vetrana. Anche per quest’occasione si attendono condizioni di cielo nuvoloso o molto nuvoloso, ma con basse (se non bassissime), probabilità di precipitazioni. I venti diminuiranno ulteriormente d’intensità e ruoteranno ai quadranti occidentali, ma il freddo permarrà, anzi forse tenderà ad acuirsi ulteriormente, con una temperatura media serale di non oltre 4/5°C.