A certi titoli siamo purtroppo ormai abituati. La spasmodica ricerca del famigerato “clic”, che fa guadagnare soldi alle testate e che tiene viva l’economia e, conseguentemente, anche i posti di lavoro – per carità – è più che legittima. Il problema è quando avviene a scapito della corretta informazione, specie quella a sfondo meteorologico. La meteorologia è divenuta ormai un’attrattiva per molti. Non usciamo di casa prima di aver consultato la nostra app preferita o prima di aver visto quelle due righe di Facebook che ti annunciano che sul nostro Comune puoi godertela perché ci sarà il sole o devi fare un nodo al fazzoletto perché non puoi assolutamente dimenticare l’ombrello, in quanto pioverà. Va bene tutto, ma leggere anche sul primo quotidiano d’informazione della propria nazione, Il Corriere della Sera, il titolo:
mi sa davvero di grande presa in giro, giusto per essere carini.
Ecco tutto quel che non va in questo modo di comunicare.
- “Strana primavera”. La primavera non è strana, è e basta. Come amo spesso dire, la primavera non è la stagione dei cieli turchesi e degli uccellini che cinguettano tutto il tempo sopra gli alberi fioriti, immersi in un’atmosfera paradisiaca. Questo è lo stereotipo che ci hanno insegnato alle scuole elementari, distorcendo la realtà, quando ci imponevano di disegnare con i colori a pastello sui quadernoni i fiorellini, gli uccellini e le casette immerse nel verde, ma la primavera è invece anche irruenza ed estrema variabilità. Dunque, nessuna stranezza. Prima notizia falsa.
- “Dopo pioggia e freddo torna la neve (tanta)”. Qui davvero c’è l’apoteosi dell’ignoranza in materia meteorologica, da una parte, e la precipua volontà di stupire con effetti speciali, dall’altra. Chi legge tali parole è indotto a credere che stia per tornare l’inverno, mentre semplicemente su alcune aree del nord, specie quelle alpine, ci potrà essere tuttalpiù qualche normalissima nevicata. Ma va’, che assurdità! La neve ad aprile sulle Alpi?! Cosa sarà mai?! Chissà che evento! Peccato che questi non sappiano forse neppure che sulle Alpi nevica anche ad agosto! Dunque, dov’è la notizia? Seconda notizia falsa, anzi una non-notizia.
- “Ancora precipitazioni su tutta la penisola”. Incredibile! Affermare uno sproposito del genere fa davvero impressione, in quanto già che piova su tutta la penisola è un non-senso, data la diversità climatica del nostro Paese, peraltro disteso in latitudine per oltre 1.100 Km, ove, se piovesse ovunque, saremmo alle prese con non una perturbazione ma con un “mostro meteorologico” di finora non conosciuta esistenza, ma, pur evitando di cogliere il senso letterale dell’affermazione e guardando al senso più ampio che l’autore di questo articolo avrà forse voluto trasmettere, resta davvero sorprendente leggere che pioverà su buona parte d’Italia, quando invece fino a domenica le aree bagnate da pioggia sull’Italia, bene che vada, equivarranno grossomodo ad 1/3 del territorio nazionale. Dunque, approssimazione e false notizie qui vanno a braccetto assai lietamente.
Mi fermo qui perché il “da domenica è ancora pioggia” non merita neppure commenti, visto che in questa affermazione non si specifica alcunché e perciò equivale quasi a dire che domani sorgerà il Sole.
E non ditemi che sono semplificazioni giornalistiche da giustificare, giacché sono un giornalista anch’io e certe c… baggianate non le ho mai neppure pensate.
C’è un rimedio a tutto questo? Beh sì, l’essere consapevoli che certi giornalisti non sanno nulla di meteorologia, che certi siti pensano solo al loro guadagno, che non tutto quel che viene scritto su di un sito o sulla carta stampata è oro colato. Ma questa è un’altra storia ed una verità che – ahimè – forse conosce meno del 20% della popolazione italiana.