Manca una settimana all’inizio ufficiale dell’Estate 2018 e la primavera, come largamente anticipato nei precedenti articoli, non ha affatto intenzione di prevedere la sua uscita di scena anzitempo. Al contrario, proprio in questi ultimi sette giorni di sua formale detenzione del “potere meteorologico” o, se più vi piace, del “governo del tempo”, essa l’atteggiamento che più le si attaglia, dall’instabilità all’imprevedibilità, il tutto farcito da un generale, corposo raffreddamento termico rispetto a questi ultimi giorni eccessivamente caldi.
Si partirà da domani, ma già a poche ore dall’evento di cui si tratta, in realtà la modellistica si divide circa l’inizio del vero e proprio peggioramento del meteo. I modelli globali vedono l’arrivo delle piogge già in mattinata, quelli locali dopo mezzogiorno, se non da metà pomeriggio; ma ad ogni modo, entro la seconda parte del giorno inizieranno a manifestarsi tutti gli effetti dell’arrivo di un cospicuo cavo d’onda depressionario (vedi carta in basso), ricolmo d’aria più fresca in quota, che faciliterà in breve tempo il sollevamento dell’aria più calda ed umida presente al suolo, generando nuvoloni e successi sistemi temporaleschi, che localmente risulteranno anche di forte intensità.
Come sempre, dovremo affidarci quasi al “nowcasting”, ossia alla previsione – diciamo – ora per ora per la collocazione geografica esatta dei fenomeni e per prevedere eventuali situazioni di allerta, ma di sicuro dobbiamo prepararci ad una complessivamente lunga fase di tempo instabile e a sfondo temporalesco, che, con poche pause, potrebbe perdurare fino all’arrivo del Solstizio.
Ovviamente, ciò non significa né che pioverà per tutto il giorno e tutti i giorni, né che avremo bisogno di tirar fuori dall’armadio i giubbotti pesanti (anche se di sera sarà comunque necessario avere con sé almeno un maglioncino da mettere sulle spalle). Più semplicemente, nei prossimi giorni non potremo fidarci, come capita spesso all’inizio della primavera, di una rasserenata notturna che prelude ad una giornata di sole, né a certi squarci di sereno anche ampi al mattino che invece potrebbero tranquillamente nascondere torreggianti nuvoloni pomeridiani in grado di scaricare tanta acqua in poco tempo e in spai ridotti (e questo sarà il pericolo maggiore da monitorare in questa fase turbolenta).
Stando alle ultime indicazioni modellistiche, è possibile che per il weekend la situazione tenda complessivamente a migliorare, quanto meno di mattina, lasciando maggiore spazio alle schiarite, mentre appare probabile che sin dalla seconda parte di domenica e per l’inizio della prossima settimana si rinvigorisca nuovamente l’instabilità con ulteriori e frequenti occasioni per piogge e temporali (da confermare).
Buon finale di primavera a tutti!