La calma piatta e la cappa di caldo-umido presente stamane dalle nostre parti dissimula un forte subbuglio atmosferico poco più ad ovest, sul medio/basso Tirreno, ove sta approfondendosi un minimo depressionario avente caratteristiche non proprio usuali per il Mediterraneo. Si tratta infatti di un ciclone a “cuore caldo”, che nella letteratura meteorologica più recente viene definito TLC, ossia un “Tropical Like Cyclon”, un ciclone simil tropicale, ben differente dai cicloni extratropicali facenti capo alle ondulazioni cicloniche delle medie latitudini, che racchiudono dentro di sé aria fredda e che spesso, specie nel semestre freddo, apportano perturbazioni e frequenti precipitazioni dalle nostre parti.
IL TLC, al contrario, trae forza direttamente dalle acque calde del mar Mediterraneo e la sua peculiarità e la sua potenza stanno proprio nel contributo di aria caldo-umida che forniscono le calde acque (26°C) che sovrastano attualmente i mari meridionali italiani e che sprigionano quell’energia necessaria (convezione) per attivare un sistema di autoalimentazione termo-convettiva in grado di arrecare ingentissime e violente precipitazioni.
Tale sistema ciclonico, infatti, ha prodotto già ieri, e sta producendo anche oggi, sulle Isole maggiori e minori e su parte delle aree tirreniche e interne del centro-sud peninsulare piogge e temporali localmente di forte intensità, che nel corso delle prossime 24/36 ore colpiranno in modo pesante e potenzialmente pericoloso soprattutto Sardegna e Sicilia, ove si attendono fenomeni al limite del carattere alluvionale.
Beninteso, non stiamo parlando di un uragano nel Mediterraneo, ma di un sistema ciclonico avente – in misura evidentemente ben più ridotta rispetto ai grandi uragani del Golfo del Messico – le stesse modalità di innesco e potenzialmente le medesime capacità di sviluppo, se alcune condizioni lo consentono, seppur nel limite di un’area extra tropicale come la nostra.
La Puglia è ai margini di tale circolazione vorticosa, ma la parte settentrionale della nostra regione e le aree più interne e montuose, specie nel pomeriggio odierno, sperimenteranno anch’esse la formazione di cumulonembi temporaleschi piuttosto intensi, dei quali tuttavia Castellana potrebbe vedere solo la parte sommitale (che provoca nuvolosità estesa e filiforme), senza che ad essa possano concretamente associarsi precipitazioni degne di nota.
Da domani, peraltro, lo spostamento verso ovest o verso sud (i modelli ancora tentennano) del sistema ciclonico favorirà un miglioramento del tempo sull’angolo sud-orientale della penisola, e gradualmente tornerà a splendere il sole, seppur attorniato temporaneamente da annuvolamenti, forse a carattere temporalesco solo sulle aree più interne appenniniche.
Per il weekend il tempo tornerà al bello stabile e si realizzeranno ancora le condizioni affinché si possa sfruttare – probabilmente per l’ultima volta in questa stagione – un fine settimana in stile perfettamente estivo. Dal 25 settembre cambierà un po’ tutto, ma di questo Meteo Castellana vi renderà conto nei prossimi aggiornamenti.