Buon inizio di settimana a tutti!
È facile comprendere che coloro i quali non abbiano conoscenze specifiche di meteorologia e tendano a fidarsi dei vari giornali e/o siti meteo, che talora annunciano avverse condizioni meteo per l’Italia, siano solitamente indotti a credere a quanto da essi scritto.
Negli ultimi giorni su tali siti vi è uno straordinario fiorire di notizie meteorologicamente iperboliche ed allarmanti che farebbero tremare i polsi anche a chi è più disinteressato alla materia o caratterialmente non incline all’ansia. Si parla di cicloni nevosi, uragani, venti tempestosi ed altre apocalittiche notizie, che ingenererebbero comprensibili apprensioni a chicchessia.
A chi stesse immaginando che anche la nostra Puglia possa a breve ritrovarsi in condizioni di “apocalisse meteo-nevosa” o di stravolgimenti meteo-climatici da record, Meteo Castellana consiglia di tenere a mente quanto segue:
- I “titoloni” delle varie testate meteo che annunciano eventi “record”, “uragani” ed altri fenomeni dal nome roboante rappresentano nel 95% dei casi o delle fake news o delle notizie ampiamente gonfiate pur precipui scopi commerciali e vanno perciò sempre ridimensionate o geograficamente riconsiderate, essendo magari valevoli (in una certa misura) soltanto su circoscritte aree dell’Italia.
- L’Italia è una nazione, dal punto di vista meteo-climatico, molto complessa e diversificata e le generalizzazioni, lungi dall’essere il sunto di quanto accadrà sotto il profilo meteo rappresentano al contrario soltanto delle notizie che in molti settori del Paese sono del tutto destituite di ogni fondamento di verità scientifica.
- Quando ad essere colpito da forte maltempo è il centro-nord Italia o le regioni del versante tirrenico è rarissimo, quando non impossibile, che anche la Puglia sia ricompresa nelle aree interessate da fenomeni di rimarchevole entità o tali da generare allarmi.
Premesso ciò, ecco cosa sta accadendo realmente sull’Italia e cosa accadrà in concreto dalle nostre parti.
Prima fase
L’inserimento nel Mediterraneo centro-occidentale di una saccatura di origine nord-atlantica sta favorendo l’approfondimento di un minimo di pressione in trasferimento dal medio Tirreno al medio Adriatico con fasi alterne di maltempo su diverse regioni italiane, ma in particolare su quelle centrali della penisola e sul versante tirrenico in generale. In questa prima fase, dalle nostre parti risentiremo semplicemente di una leggera intensificazione delle correnti sciroccali e di un aumento della nuvolosità, con associate possibili piogge nel corso della prossima notte. Tra domani pomeriggio e giovedì mattina il tempo sul nostro territorio tornerà a migliorare, seppur restando improntato ad un regime di variabilità con elevati tassi di umidità e temperature in leggero calo. Non si esclude qualche piovasco, ma sarà più facile avere ampie schiarite, quando non prolungati spazi soleggiati.
Seconda fase
Nel frattempo, sin da mercoledì, dalla Valle del Rodano una poderosa irruzione di aria polare-marittima si farà strada verso il Mediterraneo occidentale scavando un profondo minimo di pressione attorno alla Sardegna ed attivando su diverse regioni del centro-nord Italia condizioni di maltempo, che tuttavia solo localmente potrebbero dar luogo a qualche apprensione. Si tratterà di vento forte e locali nubifragi per la Sardegna e di nevicate di lieve o moderata intensità per l’Appennino centro-settentrionale e per parte della Val Padana. Forse la neve farà la sua apparizione anche sull’Appennino meridionale, ma soltanto sulle cime più alte di Campania, Basilicata e Calabria.
Per quel che ci riguarda più da vicino, il tempo ripeggiorerà sul nostro territorio a partire da giovedì pomeriggio. Specie nel corso delle ore serali potrebbero giungere precipitazioni a carattere di rovescio anche di tipo temporalesco, seguite da piogge localmente insistenti per venerdì ed accompagnate da un più sostanzioso calo delle temperature. Nulla di più.
Come si intuisce, perciò, nessuna apocalisse. L’inverno farà il suo dovere, come da sempre accade in questo periodo.