L’Italia è da giorni immersa in una sorta di lago depressionario in quota, diretta emanazione del Vortice Polare, la nota figura barica attiva nel semestre freddo sul Circolo Polare Artico, che racchiude in sé tutto il gelo del potente, lunghissimo e buio inverno polare.
Le sue fluttuazioni decidono le sorti della stagione alle latitudini più basse di quelle polari, come ad esempio nella nostra zona temperata, la quale subisce il duro inverno quando il cavo d’onda depressionario lambisce il 40° parallelo, o peggio quando esso sprofonda anche a latitudini inferiori e può agevolare l’attivazione di correnti fredde anche al suolo da nord o da est in concomitanza con la formazione al suolo di minimi depressionari.
Nei prossimi giorni l’asse della saccatura, entro il quale quel lago d’aria polare è contenuto, risulterà posizionato più ad ovest (vedi immagine sopra). Questo scostamento avrà diverse conseguenze sul clima italico. Difatti, nonostante che molti siti vogliano farci credere che stiamo andando incontro a ripetute occasioni da neve storica, per il nostro settore questo riposizionamento dell’area ciclonica avrà a breve e medio termine esattamente un riscontro di segno opposto.
E se su alcune aree del Nord-Ovest d’Italia – e, come avviene normalmente in inverno, sulle zone montuose del centro Italia – la neve giungerà effettivamente tra questa sera e domani, localmente anche in quantità rimarchevoli, la disposizione delle correnti (in quota da sud-ovest, al suolo mediamente da sud) che l’asse depressionario posizionato più ad ovest del Continente avrà per il sud Italia sarà quello di scacciare via per diversi giorni il freddo sostituendolo con aria ben più mite di estrazione nord-africana. Essa sarà purtroppo accompagnata da forti venti al suolo, che soprattutto per sabato spireranno con raffiche anche superiori ai 60/65 Km/h, con punte su diverse zone superiori anche agli 80 Km/h.
Per quel che attiene il quadro atmosferico, sul nostro settore è atteso un peggioramento delle condizioni del tempo sia nella prima parte di domani (venerdì), con qualche goccia di pioggia più che altro al primo mattino, sia per sabato, complice la forte ventosità. Un peggioramento più consistente sotto il profilo delle piogge è atteso invece a partire da domenica, allorquando il medesimo asse dell’area depressionaria in questione traslerà gradatamente verso levante (vedi immagine sotto).