Nel corso delle prossime 24 ore vivremo la fase più intensa di questa ondata di freddo di metà febbraio.
Sul nostro settore giungeranno isoterme a 850 hPa (circa 1.500 metri di altitudine) comprese tra i -7 e i -8°C. Al suolo la temperatura che registreranno effettivamente le nostre stazioni meteo non andrà sotto i 3 o 4°C, ma in realtà questi sarebbero valori già sufficienti (per via del forte vento, dell’umidità non particolarmente elevata e per il dew point estremamente basso) affinché almeno per domani tutto ciò che cada dalle nubi sia neve fino a bassissima quota (2-300 metri).
Tuttavia, come già anticipato ieri, a fronte di un’irruzione fredda piuttosto incisiva, quel che è mancato oggi – e in parte mancherà anche domani – sarà il contributo corposo di aria umida in quota necessario affinché la nuvolosità, pur presente, sia in grado di generare precipitazioni degne di nota.
Ed invece per domani tutto quel che potrà accadere sarà qualche addensamento di nubi medio/basse in formazione sull’Adriatico, che localmente potrebbe dar luogo a qualche breve ed isolata nevicata coreografica o a qualche rovescio di gragnola, come d’altronde è già capitato nelle prime ore di questa mattina.
Protagonista assoluto, senza se e senza ma, sarà invece ancora il forte vento di Tramontana, che spirerà per domani con raffiche a tratti ancora più forti di quelle odierne e che sarà la causa del cosiddetto Effetto Windchill (raffreddamento da vento), un effetto per il quale il nostro corpo percepisce valori termici decisamente inferiori a quelli che registra il termometro e perciò abbondantemente sottozero.
Per giovedì la situazione tenderà a migliorare sia sotto il profilo termico che per via di una progressiva attenuazione dei venti. Anche il sole tornerà a splendere quasi indisturbato, mentre per venerdì è atteso il ritorno di nubi a tratti intense con possibilità di qualche piovasco. Ne riparleremo più approfonditamente domani.