Se l’obiettivo era quello di dover compensare le forti anomalie di maggio, giugno non solo ci è riuscito in pieno, ma è anche andato ben oltre!
Non è caduta durante tutto il mese neppure una goccia d’acqua (al contrario dei 96 millimetri caduti in maggio) e, dopo il forte scarto termico negativo del mese precedente (2.25°C sotto la media), giugno ha ribaltato completamente la situazione riuscendo addirittura a produrre uno scarto – in questo caso positivo – di ben 2.9°C.
In sintesi, dunque, giugno è risultato un mese esattamente contrario a quello che lo ha preceduto. Dalla forte anomalia positiva di pioggia di maggio a quella fortemente negativa di giugno (-100%), dall’anomalia termica altamente negativa di maggio al surplus di caldo di giugno (finora, peraltro, la più forte anomalia termica registratasi dall’inizio del 2019).
Con la prolungata fase di siccità, avviatasi il 31 maggio scorso, si è anche fortemente ridotto il trend pluviometrico annuo, caduto di 4.2 punti percentuali rispetto a maggio ed ora attestatosi al 20%, un risultato ancora tranquillizzante, ma certamente inferiore – e comunque in forte controtendenza – rispetto alla media pluviometrica acquisita durante i primi cinque mesi dell’anno.