Anche oggi i 28°C di massima sono stati a qualche decimo di grado dall’essere stati raggiunti (massima esattamente di 27.8°C). Si tratta di valori termici superiori alla media di quasi 7 gradi!
Tutto colpa dell’incapacità del flusso atlantico di penetrare a fondo nel Mediterraneo e di riportare – come è normale che accada in questo periodo – l’aria umida ed instabile di origine atlantica verso il Mediterraneo e l’Italia. La splendida ottobrata che stiamo vivendo è anche attribuibile alla forte opposizione che contestualmente l’Anticiclone africano sta tenendo, tant’è che in realtà una perturbazione atlantica ieri era riuscita nel suo intento, ossia quello dell’ingresso sull’Italia (si veda il temporale autorigenerante che ha fatto vivere ore difficili con quantitativi abnormi di pioggia caduta sulla Liguria centrale), ma nel suo tentativo di procedere verso est essa ha trovato il muro anticiclonico dinanzi a sé ed è andata in frontolisi. La nuvolosità che oggi possiamo osservare sui cieli del sud Italia è difatti proprio il segno del suo infruttuoso, quasi impercettibile passaggio sul nostro territorio.
Anche una seconda e più forte perturbazione – nelle proiezioni modellistiche dei giorni scorsi – sarebbe stata pronta ad intervenire sul Mediterraneo all’inizio della prossima settimana per creare sconquasso e agevolare un’evoluzione meteo-climatica più consona rispetto alla stagione in corso. Tuttavia, dalle ultime elaborazioni dei modelli matematici, anche questo progetto andrà in fumo perché la forte ondulazione ciclonica che avrebbe ospitato questo deciso peggioramento atmosferico non punterà più verso l’Italia ma verso la Spagna.
Questo cosiddetto “west shift” (uno scostamento più ad ovest del previsto) non solo vanificherà i tentativi dell’autunno di riagganciare la cinghia stagionale e di far ruotare per il verso giusto la stagione, ma accentuerà le anomalie nel corso del prossimo fine settimana/inizio prossima settimana, impennando ulteriormente un cuneo di alta pressione di matrice africana, che finirà per farci vivere l’ennesima coda stagionale dell’Estate 2019.
Quando potrebbe finire tutto ciò? A questo punto è presto per dirlo, giacché – come spesso accade – quando una configurazione prende piede è difficile poi scardinarne l’impianto. Certo, prima o poi qualcosa cambierà. Sarà forse agli ultimi giorni di ottobre? Forse ai primi di novembre? Chissà! Quel che purtroppo appare quasi certo è che, dopo tutti gli accumuli di calore che fino ad allora si saranno registrati sul nostro comparto (oltre a quelli già in corso), dovremo purtroppo prepararci al peggio e probabilmente subire l’onta dell’autunno con tutta la sua veemenza.