I dati confermano solo quel che già si presumeva. Ottobre 2019 si è rivelato tra i cinque mesi di ottobre più avari di pioggia dal 1969, al quarto posto in assoluto da quando si rilevano dati pluviometrici su Castellana, dietro pertanto solo ai più siccitosi ottobre 1965, 1995 e 1933. Quest’anno, con i suoi soli 8.4 mm. di cumulata, ottobre accusa uno scarto pluviometrico dalla media di oltre l’87%, facendo precipitare il trend pluviometrico annuo di quasi il 9% rispetto al mese scorso e riducendo ormai il surplus idrico dell’anno in corso al solo 6.6%. È possibile affermare, conseguentemente, che se non ci fossero stati i piovosissimi mesi di gennaio e di maggio, a quest’ora staremmo soffrendo di una penuria d’acqua davvero rimarchevole.
Ma ottobre 2019 va archiviato come mese eccezionale anche sotto il profilo termico. Con i suoi 18.7°C di media tra minime e massime (2 gradi di scarto in più dalla media), ottobre 2019 si pone al secondo posto (a pari merito, o demerito in questo caso, insieme all’ottobre 1966) tra i mesi di ottobre più caldi dal 1958 (anno di riferimento per Castellana come data a partire dalla quale si hanno riscontri attendibili scientificamente sotto questo profilo), secondo solo perciò all’ottobre più caldo in assoluto, quello del 2004 (+19.4°C di media).
Tuttavia, a ben vedere, è stata solo la presenza di molteplici notti stellate e senza vento che, comportando una notevole dispersione di calore durante le ore notturne e primo mattutine (minime conseguentemente abbastanza basse, talché la media di tali valori è risultata di soli 0.3°C di scarto positivo rispetto alle medie statistiche), ha finito per incidere in maniera rilevante sul dato medio complessivo. La prolungata presenza degli anticicloni, con molte ore di sole e di aria piuttosto calda durante il giorno ha consentito, al contrario, ai valori massimi diurni di risultare superiori alle medie di ben 3.7°C, tanto che, se si tien conto soltanto del valore massimo medio (24.4°C), ottobre 2019 è stato il più caldo in assoluto, almeno per ciò concerne i valori registrati durante le ore più calde della giornata.