Il temporale odierno – previsto sin da ieri nella sua genesi, ma soltanto oggi accuratamente dettagliato da alcuni modelli matematici nella sua estensione, traiettoria e intensità – testimonia, ancora una vola e semmai ci fosse bisogno di ribadirlo, della scarsa predicibilità di quello che resta – e resterà ancora per chissà quanto – il fenomeno atmosferico più imprevedibile, sebbene il più affascinante.
Fatta questa doverosa premessa, il temporale odierno è stato causato, come sempre accade nel suo complesso meccanismo di formazione, da diversi fattori, primo fra tutti il forte contributo di calore dal basso (massima di oltre 30 gradi), unito al tasso di umidità in rapida crescita per via dei venti sciroccali che hanno spirato questa mattina, oltre che da altri fattori, che in breve si andranno di seguito ad elencare:
- Pressione in quota in calo, con aria tendenzialmente più instabile (maggiore attitudine delle masse più calde ed umide presenti in prossimità del suolo a sollevarsi e a condensarsi in nubi, una volta giunte al punto di condensazione);
- Convergenza dei venti al suolo tra il flusso sciroccale in entrata dall’alto Ionio e le correnti orientali più fresche in arrivo dall’Adriatico.
In ragione di questo tipo di configurazione, nell’area tra Turi e Acquaviva delle Fonti (probabile incrocio tra le diverse correnti, oltre che zona particolarmente calda a quell’ora e geograficamente posta sottovento al rilievo montuoso murgiano più elevato, ma per questo esposta proprio all’accumulo di massa d’aria operata dalla convergenza) si è generata, poco prima delle 15 di oggi, la cella temporalesca, che poi, seguendo la traiettoria delle correnti portanti in quota da ovest, ha potuto muoversi verso est, intensificandosi ulteriormente (vedi radar Protezione Civile qui sotto).
Ne dà testimonianza proprio l’accumulo pluviometrico registrato dalla stazione di Meteo Castellana (18 mm.), uno degli accumuli più ingenti dell’area interessata dal temporale.
Inutile aggiungere che, a causa delle precipitazioni e della caduta con esse dell’aria più fredda, presente in quota, le temperature, in poco meno di due ore sono calate di quasi dodici gradi, scendendo ad un minimo di 18.6°C nel momento di massima intensità precipitativa (circa 47 mm./h di rain rate) attorno alle 16.05.
Le previsioni per i prossimi giorni
Nelle ore serali odierne o della prima parte della notte prossima potranno ancora svilupparsi ulteriori celle temporalesche, che potrebbero marginalmente interessare anche il nostro settore, sebbene l’epicentro di quest’altra fase temporalesca dovrebbe risultare quello compreso tra le zone costiere e del primo entroterra delle Province di Bari e BAT.
Da domani a sabato vivremo invece una fase di tempo tra il variabile e l’instabile, inizialmente (domani e venerdì) con maggiori spazi soleggiati durante il mattino e occasioni per temporanei annuvolamenti al pomeriggio-sera (ma con basso rischio di pioggia, almeno sul nostro territorio). Sabato, al contrario, saranno le ore mattutine ad essere quelle più instabili e soggette ad annuvolamenti e a connesse precipitazioni, che potrebbero anche presentarsi sotto forma di rovesci temporaleschi. A questa fase si accompagnerà anche un’intensificazione dei venti settentrionali con conseguente calo delle temperature di almeno 4/5 gradi (massime tra i 27 e i 29°C di domani e venerdì) e tra i 23 e i 24°C di sabato).
Da questo nuovo capriccio dell’Estate 2020 ne usciremo solo da domenica. Il giorno festivo si caratterizzerà per il ritorno più netto del sole e per un aumento delle temperature, ma con una sicura gradevolezza termica determinata da moderate correnti di Tramontana.