Durerà fino al pomeriggio-sera di sabato quest’interludio anticiclonico, che ci sta regalando ancora sprazzi di autunno, per così dire, benevolo con ampio soleggiamento e soltanto un po’ di freddo dal tramonto alle prime ore mattutine.
Questa parentesi di “Autunno soft”, come la si è definita qualche giorno fa, s’interromperà – e secondo molte elaborazioni dei centri di calcolo meteo – cesserà del tutto entro sabato sera.
Ma nello specifico, cosa accadrà?
In realtà, si va profilando un incontro–scontro sul settore adriatico tra due distinte figure bariche, apparentemente della stessa natura, ma in realtà di origini diversissime.
La prima, quella che certamente arrecherà il peggioramento del tempo più tangibile e con pesanti effetti in termini piovosi su buona parte del centrosud Italia sarà l’arrivo di un vortice di bassa pressione, figlio del cosiddetto “Basso Atlantico”, un flusso di correnti molto umide ed instabili che s’infilerà da Gibilterra sul Mediterraneo e che nell’attraversare il mare e nel risucchiare aria più calda dall’entroterra africano, finirà per generare sul nostro comparto condizioni ideali per precipitazioni anche intense e localmente a carattere temporalesco di forte intensità.
La seconda figura barica si sta mettendo in moto, invece, dalla Scandinavia. Si tratta di un vortice di bassa pressione ricolmo, in questo caso, di aria molto fredda in quota e seguito da aria fredda di origine subartica anche al suolo, che si dirigerà verso il comparto balcanico-adriatico, a pochi passi dall’area d’influenza della struttura ciclonica di provenienza atlantica.
Che accadrà se le due “lontane cugine” verranno a confronto diretto?
Si tratterà non di un semplice abbraccio (sembra che neanche loro possano permetterselo in questo periodo!), ma di un fragoroso scontro tra masse d’aria di diversa estrazione che, prima di allinearsi per ritrovare “le antiche e comuni origini familiari”, daranno vita ad una battaglia a suon di pioggia battente, temporali, possibili nubifragi e trombe d’aria e persino di nevicate sulle alture appenniniche, in sintesi, perciò, di fenomenologia tale da dover essere già considerata da preallerta.
Vedremo meglio nei prossimi aggiornamenti cosa esattamente accadrà sul nostro territorio e quale sarà l’esito di questo “Rendez-vous” ciclonico sul nostro settore. E’ probabile a questo punto che quanto meno una parte di quell’aria fredda in arrivo dalla Norvegia verrà risucchiata entro domenica sera dalla struttura depressionaria atlantica, nel frattempo collocatasi sullo Ionio, con possibili effetti in termini di prosecuzione del maltempo anche per parte di lunedì e di deciso abbassamento delle temperature fino a mercoledì 2.
Comunque vada, sembra che stiamo per metterci alle spalle definitivamente il placido autunno ottobrino/novembrino, sin qui vissuto, e per scoprire un finale di stagione decisamente più scoppiettante ed entusiasmante.