Non aspettiamoci che l’ondata di maltempo che sta per abbattersi sul sud Italia arrechi chissà quale stravolgimento nell’andamento climatico, né tanto meno che inneschi – un volta per tutte – le condizioni ideali affinché la stagione fredda prenda definitivamente il sopravvento.
Come più volte anticipato in questa sede, il cambio stagionale non avviene mai una volta per tutte, ma – come sempre – per “strappi ripetuti”. Questo, dunque, sarà solo uno di quegli strappi che progressivamente ci metteranno – per così dire – in coda per poter staccare il ticket d’entrata nella nuova stagione.
A conferma di ciò, infatti, va sottolineato che:
- per questa occasione, difficilmente registreremo temperature più basse di 7/8°C (forse raggiungibili, tra l’altro, non prima di mercoledì/giovedì);
- a medio/lungo termine, non può escludersi un “rigurgito caldo”, specie tra il 13 e il 18 novembre, per via di una possibile riproposizione di un affondo freddo ad ovest del continente europeo, con conseguente risalita (più ad est) di una ritornante calda.
Nell’immagine animata, a corredo dell’articolo, si può notare, difatti, come il freddo vero (rappresentato dal colore blu) sfiori soltanto il nostro settore e, dalle ultime immagini della stessa (8/9 giorni), è altresì possibile scorgere come dall’Africa rialzi la testa un cuneo anticiclonico di matrice sub-tropicale, che con qualche giorno di ritardo potrebbe determinare l’avvento di una breve ma significativa “Estate di S. Martino”.