Ci risiamo! A leggere certe informazioni sui siti meteo del Belpaese, è facile presupporre che molti dei lettori di quell’informe accozzaglia di distorte notizie di ordine pseudo-meteorologico si staranno già affrettando a fare incetta di viveri, così come ad accatastare legna in soffitta e ad accaparrarsi prima possibile le ultime pale per far fronte al nevosissimo Generale Inverno, annunciato come sempre a spron battuto.
Leggendo certi titoloni, i più accorti tra costoro si saranno forse fatti una domande, del tipo: «Ma quando si parla di “Italia”, si fa riferimento a tutto il territorio nazionale oppure a qualche risicata fetta del Paese. infischiandosene tanto della estesa latitudine della penisola italica (che ha mille microclimi diversi) quanto del povero e reietto abitante del sud peninsulare?
I più sprovveduti e creduloni, al contrario, a quest’ora non solo si saranno già attrezzati per accogliere i pinguini, ma avranno anche già condiviso nella propria ripetitiva pagina Facebook quella che a tutti gli effetti è una fake news, pur di essere tra i primi della lista degli stolti o, se tutto va bene, per racimolare qualche utilissimo like dagli “amici” di pari livello.
Si tratta dell’annosa questione di come si dà comunicazione, di quel che viene fatto intendere e delle reali intenzioni di compiere un atto di divulgazione meteorologica oppure di effettuare una semplice operazione commerciale.
Se, difatti, è vero che una ristretta fascia di territorio nazionale (parte del Nord-Ovest d’Italia) andrà incontro tra giovedì e venerdì ad un brusco raffreddamento, che potrebbe anche essere unito a occasioni per delle nevicate a bassa quota, è altrettanto vero che il resto d’Italia, e soprattutto il centro-sud, per gran parte non vedrà né maltempo né freddo.
Allora, non si capisce il motivo per il quale si debba titolare “Freddo e neve” a caratteri cubitali per una eventualità di realizzazione forse pari al 40%, destinata peraltro ad una fetta del territorio nazionale pari forse a neppure il 10%. Delle due, l’una: o accanto a quel titolo si aggiungono le due benedette parole “Freddo e neve AL NORD” oppure si ammette che quella non è informazione meteorologica, ma solo un’operazione per indurre al clic, ove il clic significa guadagni, tra condivisioni sui social e pubblicità.
Ed ecco perché, ad un sito (come Meteo Castellana), che si sforza il più possibile di fare una comunicazione deontologicamente corretta e scevra da sensazionalismo, tocca comunicare che per ancora tutta questa settimana, noi poveri pugliesi vivremo una normale settimana autunnale che, anzi, potrebbe persino risultare mediamente di un paio di gradi oltre la media statistica, come ampiamente testimonia la carta delle anomalie termiche previste dal modello americano GFS (che colora di un leggero arancio il nostro territorio, come si può notare nell’immagine sotto riportata). Altro che freddo, perciò!
E allora, chi non si fida dei siti generalisti, quando non propalatori di informazioni distorte o prive totalmente di una certa affidabilità, potrà di seguito leggere cosa davvero ci si può aspettare sul nostro territorio fino al termine del mese corrente, sotto i due principali aspetti del meteo.
- Fattore termico
Come anticipato, le temperature risulteranno, quanto meno per questa settimana, in linea, o molto più probabilmente superiori alle medie stagionali (per la terza decade del mese su Castellana i valori di riferimento sono 6.8°C per le minime, 13.4°C per le massime) di almeno un paio di gradi. A seguire (prossima settimana), si attende una diminuzione media di 2/4 gradi, che dovrebbe riportare i valori termici in linea con quelli medio-statistici o, male che vada, temporaneamente più bassi di 1/2 gradi.
- Aspetto atmosferico/fenomenologico
Anche sotto il punto di vista delle condizioni meteo e dei fenomeni atmosferici connessi, non si intravede nulla di eclatante per questa settimana, se si eccettua l’eventualità (ancora tutta da valutare nello specifico) che tra la serata di giovedì e le prime ore di venerdì la Puglia centro-meridionale sia attraversata da una transitoria ma forte instabilizzazione atmosferica, che potrebbe determinare lo sviluppo di un “V-shaped storm” particolarmente intenso.
Si tratta di una delle forme temporalesche più veementi, che si sviluppa linearmente dai quadranti meridionali verso quelli settentrionali autoalimentandosi da un punto specifico (solitamente dal mare, carico ancora di umidità e calore) per poi ampliarsi lungo il proprio percorso, assumendo così la caratteristica forma a V.
Questi temibili sistemi temporaleschi possono presentarsi a carattere multi-convettivo e sono in grado di persistere anche per ore in una determinata area, favorendo fenomeni che per la loro durata e la loro intensità possono causare anche forti disagi, se non pericoli.
Fatta eccezione per questa possibilità, per il resto vivremo una settimana a tratti ventosa, con tante nubi, poco sole (perlopiù concentrato nella giornata di mercoledì), ma con una sola occasione per precipitazioni degne di nota: quella sopra esposta.
Anche per la prossima settimana (almeno con i dati oggi in nostro possesso) non sembrano prefigurarsi occasioni di severo o straordinario maltempo, così come evidenziato anche dalla carta sotto riportata, che con il color ciclamino evidenzia le aree maggiormente colpite da piogge abbondanti. Le aree esposte alla circolazione atlantica da ovest, come il basso versante tirrenico o le coste adriatiche balcaniche, saranno il bersaglio prediletto, mentre la Puglia potrebbe, ancora una volta, essere saltata dalla fenomenologia più intensa.
Cumulate totali per i prossimi 10 gg. (modello GFS)