Nelle prossime 24 ore l’ondata di freddo in corso toccherà il suo culmine. Da est la retrogressione di un nucleo d’aria ancora più fredda di quella esistente si farà breccia verso la Puglia e in quota (a 850 hPa, circa 1500 mt. di altitudine) transiterà l’isoterma di -10/-11°C. Oltre all’accentuazione del freddo (in serata si attendono 0°C su molte località anche della bassa Murgia e domattina la colonnina di mercurio potrebbe spingersi fino a -1/-2°C), nel corso del pomeriggio odierno è probabile che si generino anche le condizioni ideali per addensamenti nuvolosi, a tratti consistenti, con rischio di qualche spolverata di neve.
Si tratterà di fenomeni deboli e passeggeri, ma localmente potrebbe anche accumularsi un sottile velo di neve sui tetti e sui campi.
Dopo il freddo intenso e la brinata, attesa per la prossima notte e per le prime ore del mattino di domani, l’ondata di freddo si attenuerà ed, eccettuati dei residui addensamenti nuvolosi, si andrà verso un generale miglioramento del tempo e verso un progressivo innalzamento delle temperature.
Inizialmente, saliranno con più facilità i valori massimi diurni, complice il maggior soleggiamento; avranno più difficoltà a salire, invece, i valori minimi notturni e primo-mattutini, per effetto dell’irraggiamento notturno, ossia per l’agevole dispersione termica che si realizza in presenza di alta pressione, con cielo sereno e assenza o quasi di ventilazione. Difatti, sono attesi valori ancora prossimi, o di poco superiori, allo zero anche nelle minime dei giorni successivi a martedì.
Fino a venerdì non vi saranno grossi scostamenti da questo schema generale, che vedrà il nostro settore sotto il doppio influsso, da un lato, dell’Anticiclone atlantico, ben piazzato ad ovest del continente – ma proprio per questo troppo lontano dal nostro settore per garantire stabilità assoluta e mitezza –, dall’altro, di un debole afflusso di fredde correnti nordiche, che seguiteranno ad interessare l’Est Europa, ma che di striscio influenzeranno ancora il settore adriatico.
A seguire, invece, è possibile (anzi, oggi probabile al 45/50%, secondo le ultime analisi comparate dei principali modelli matematici) che un nuovo e più deciso arretramento della struttura di alta pressione verso il nord Atlantico permetta nel corso di sabato una nuova incursione delle correnti settentrionali verso il nostro meridione, con un guasto atmosferico temporaneo ed un moderato abbassamento termico, seguito, però, entro fine mese, dall’arrivo di quella che apparentemente appare come la “regina” delle irruzioni fredde di tutta la stagione.
Evidentemente, avremo modo di riparlarne, considerata l’ampia – ora eccessiva – scadenza previsionale, che impone di non lasciarsi abbindolare dalle prime emissioni modellistiche.