E’ stato questo l’ultimo giorno dell’estate 2018. Domattina, alle 3:54 ora italiana, saremo formalmente in autunno.
Equinozio d’Autunno: ”equi-noctis“
L’Equinozio d’Autunno (dal latino ”equi-noctis“, che significa “notte uguale“, cioè la notte è esattamente uguale al dì) è il giorno in cui il Sole, all’Equatore, sorge e tramonta verticalmente passando per lo Zenith (a mezzogiorno a quelle latitudini non c’è ombra), accomunando sotto il profilo della durata del giorno tutti i punti della superficie terrestre che, a prescindere dalla loro latitudine, hanno tutti dodici ore di luce e dodici ore di buio.
Dal punto di vista astronomico e degli equilibri del sistema Terra-Sole, infatti, quello dell’equinozio è uno dei due momenti dell’anno (l’altro è l’equinozio di primavera) in cui i raggi del Sole colpiscono la Terra in modo perpendicolare al suo asse di rotazione, e il “terminatore” (la linea immaginaria che divide la parte illuminata del pianeta da quella buia) passa esattamente sia per il Polo Nord, che per il Polo Sud.
Perché il 23 settembre?
A differenza degli altri inizi di stagione, che vengono fissati attorno al 21 del mese, l’Equinozio d’Autunno cade tra il 22 ed il 23 settembre perché la Terra percorre un’orbita ellittica durante il suo moto intorno al Sole e l’afelio (punto più distante dal Sole) è il 3 luglio mentre il perielio (punto più vicino al Sole) è il 3 gennaio. Per la seconda legge di Keplero, la Terra si muove più lentamente quando è più lontana dal Sole ed è per questo che l’estate, tra le altre stagioni, è quella che nell’emisfero boreale ha una durata maggiore (93.65 giorni), al contrario della primavera che ne ha 92.75, dell’autunno, 89.85 giorni, e dell’inverno, che ne ha solo 88.99.
Stagioni astronomiche e concreti eventi meteorologici
Ovviamente, stiamo parlando di stagioni astronomiche, che coincidono solo raramente con quelle meteorologiche. L’entrata della nuova stagione, difatti, anche quest’anno non avrà affatto una rispondenza anche sotto il profilo meteo-climatico. Guardando al breve termine, infatti, fino a lunedì compreso l’Anticiclone delle Azzorre garantirà un’appendice d’estate di tutto rispetto, che permetterà ancora il probabile sforamento dei 30 gradi nel corso delle prossime 48 ore.
La fine dell’estate, anche sotto il profilo meteo, entro la notte a cavallo tra lunedì e martedì
Tuttavia, si tratterà davvero dell’ultimo sobbalzo di pieno stampo estivo, giacché una strisciante perturbazione atlantica, diretta verso i Balcani, pur non arrecando un vero e proprio peggioramento del tempo sull’Italia (da noi, tuttalpiù si verificheranno dei transitori annuvolamenti tra lunedì pomeriggio e le primissime ore di martedì), riuscirà comunque a trascinare dietro di sé aria decisamente più fredda di quella presente ora in Italia, tanto da determinare un crollo verticale delle temperature tra lunedì e martedì di circa una decina di gradi, decretando in sostanza l’avvio ufficiale dell’autunno.