È arrivato lunedì e il tempo si è rimesso al bello. È un’estate un po’ ballerina, poco rassicurante, dispettosa ed inconsueta, che si è presentata nei suoi primi giorni di vita con alterne vicende. Dal caldo tropicale di venerdì siamo passati al caldo afoso di sabato, per finire al quasi fresco di ieri. Non c’è, quanto meno, nulla per cui annoiarsi.
Questa settimana inizia con il tempo stabile e soleggiato grazie ad una, seppur tenue, protezione offerta da un lembo anticiclonico di matrice subtropicale, il quale, tuttavia, avendo il suo quartier generale sul Marocco non riuscirà ad incidere più di tanto sul nostro comparto e non potrà neppure resistere oltremodo alle incursioni di origine atlantica.
Pertanto, se fino a mercoledì mattina potremo vivere un’estate apparentemente normale, con temperature in ripresa, abbondante soleggiamento e caldo gradevole, già da mercoledì pomeriggio subentrerà un tipo di tempo più variabile, con nubi cumuliformi pomeridiane e qualche temporale sulle zone interne, a cui seguirà una riattivazione delle correnti di Maestrale per giovedì, che imporrà un nuovo ridimensionamento termico.
In vista del prossimo weekend poi, sebbene sia ancora presto per definire i dettagli del tempo che ci aspetta, s’intravvede l’ennesima minaccia a questa peculiare estate a causa dell’arrivo di nuove ondulazioni cicloniche, inviate dal flusso atlantico, che potrebbero essere in grado di minare ancora la stabilità atmosferica.
Se così fosse, prenderebbe sempre più corpo l’ipotesi (che tuttavia deriva solo da sensazioni e non già da dati scientifici, giacché le previsioni stagionali sin qui sono state a dir poco fallimentari) di un’estate cangiante, variegata, a tratti sorprendente, ma molto lontana dal cliché delle passate stagioni durante le quale la persistenza del caldo intenso rendeva l’estate monotona e spesso (almeno per molti) insopportabile.