Ancora tante nubi all’orizzonte. In vista un altro weekend con poco sole

I modelli matematici parlano chiaro. Fino a metà della prossima settimana non c’è via di scampo. Inseriti in un cavo d’onda depressionario, resteremo sotto l’azione instabile di correnti mediamente sud-occidentali in grado di trasportare masse d’aria umida che agevolmente, specie nelle ore pomeridiane, favoriranno lo sviluppo di nubi cumuliformi in grado di dar luogo a temporali, che colpiranno principalmente le aree appenniniche e in generale quelle montuose, ma che, seppur a macchia di leopardo, tenderanno ad estendersi anche verso le aree costiere adriatiche.

In questo contesto, se si eccettua il previsto aumento delle temperature nel weekend (in modo particolare per domenica), difficilmente i valori termici potranno superare i 25/26°C, anzi talora resteranno sotto questa soglia e perciò inferiori alla media stagionale soprattutto nella prima parte della settimana.

Cavo d’onda depressionario ancora in azione anche all’inizio della prossima settimana secondo i più autorevoli modelli matematici

Soltanto nella seconda parte della settimana è probabile, invece, un cambiamento, peraltro ancora non completamente avvalorato da tutti i modelli. Si tratterebbe di una più decisa espansione verso nord della fascia anticiclonica subtropicale, che garantirebbe maggiori condizioni di stabilità e permetterebbe la prima vera entrata in scena dell’Estate 2024.

Per quel che riguarda il weekend, invece, a fronte di un clima piuttosto mite, benché umido, non vi saranno condizioni di tempo stabile e soleggiato, ma continuerà a prevalere una nuvolosità variabile che a tratti farà del tutto scomparire il sole. Al momento (ma domani si tornerà sull’argomento per dettagliare meglio), emergono le più alte probabilità di precipitazioni per le sole ore centrali e del primo pomeriggio di sabato, quando non si escludono brevi piovaschi o locali temporali, mentre degli spazi soleggiati più duraturi dovrebbe farsi spazio nel corso delle prime ore mattutine di domenica.

Torna in alto