Un minimo di pressione, stanziatosi sul basso Tirreno ed inglobato in un’ampia e profonda saccatura a carattere freddo facente capo al Vortice Polare, determina condizioni di maltempo su diverse aree d’Italia.
Con il passare delle ore, la traslazione del minimo verso la Puglia e l’ulteriore abbassamento dei geopotenziali in quota, favoriranno un più marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche con fenomeni più frequenti ed intensi, che secondo alcuni modelli matematici potrebbero colpire sotto forma di intensi rovesci di pioggia anche diverse aree del nostro comparto, specie nel corso della prima parte di domani.
A seguire, si attiveranno forti venti settentrionali, che determineranno un nuovo calo delle temperature con valori termici che da domani sera risulteranno su gran parte delle aree provinciali sotto i 5°C. Evidentemente, valori non sufficienti per tornare a vedere la neve dalle nostre parti. La “dama bianca” in questa ondata resterà confinata alle alture appenniniche di Campania e Basilicata e difficilmente cadrà sotto i 600 metri di altitudine. Ciononostante, tanto domani, quanto soprattutto venerdì e in parte anche sabato, freddo e vento saranno ancora i protagonisti assoluti del tempo e perciò le prossime 72 ore saranno totalmente da ascrivere al pieno regime invernale che questo 2019 ha imposto sin dai suoi albori.
Quanto a venerdì, le ultime analisi modellistiche hanno esposto Castellana, anche in serata, ad ulteriori, residui disturbi causati dagli ultimi effetti della circolazione depressionaria. Non è dato perciò al momento assicurare che le tradizionali “Fanove” restino salve dalla classica pioggerella a tratti, che molto spesso ha “benedetto” la nostra festa in onore di Maria SS. della Vetrana. Ne riparleremo domani per ulteriori ragguagli e/o rettifiche. Ad ogni modo, le certezze per i castellanesi sono due: sarà una festa meteorologicamente fredda, ma emotivamente caldissima, grazie alla devozione dei tantissimi fedeli e all’impegno dei fanovisti e degli organizzatori tutti.