Con la cessazione delle correnti meno calde di Maestrale, che ci hanno consentito di respirare nel corso delle ultime 48 ore, e con la nuova espansione della cresta anticiclonica di matrice subtropicale, può – ahinoi – dichiararsi chiusa questa breve parentesi di clima gradevole, che luglio ha voluto regalarci dopo averci fatto tribolare per molti giorni.
Agosto, forse desideroso di non sfigurare di fronte alla veemenza di luglio, ci riportarci il grande caldo in men che non si dica. Con l’aiuto dell’Africano, la colonnina di mercurio salirà a 32/33°C già entro il primo pomeriggio di domani, ma sarà per venerdì che il nuovo mese ci infesterà l’aria con un’infornata che si annuncia, almeno per ora, la peggiore di tutta la stagione.
Oltre alla subsidenza imposta dal regime anticiclonico, infatti, venerdì saranno in azione, almeno durante la prima parte della giornata, venti moderati di sud-ovest, che impenneranno le temperature fino a 37°C per effetto della compressione operata dai venti favonici che discenderanno dalle alture appenniniche. L’aria s’infuocherà fin dal mattino e ciò che preoccupa maggiormente è che la colonnina di mercurio resterà sopra i 30 gradi per circa 12 ore (grossomodo dalle 9 alle 21) e sopra i 35°C tra le 11 e le 17.
Sin qui, però, le notizie poco rassicuranti, se non preoccupanti (almeno per quella parte della popolazione che è particolarmente vulnerabile a questo tipo di clima), relative alla giornata del 2 agosto. Le notizie più confortanti, invece, concernono due aspetti: la tipologia del caldo e la sua durata.
Sotto il primo profilo, la notizia consolante è che venerdì, se è vero che il caldo si farà davvero sentire, è altrettanto vero che si tratterà di caldo torrido, ossia secco, con un tasso di umidità che potrebbe persino scendere sotto il 20% soprattutto tra mezzogiorno e il primo pomeriggio.
Sotto il secondo aspetto, la buona notizia ci viene dalla durata di questa sfuriata bollente. Sarà soltanto venerdì, infatti, la giornata da bollino rosso (o avvampato, se volete), giacché già sabato le temperature scenderanno di almeno 4 o 5 gradi, sebbene il problema sarà rappresentato dal forte rimbalzo del tasso di umidità, che entro la notte tra sabato e domenica potrebbe salire fino al 90%, rendendo il clima particolarmente afoso. Ma anche in questo caso, si tratterà di poche ore di sofferenza, poiché domenica è attesa un’ulteriore riduzione delle temperature e un sensibile miglioramento delle condizioni di vivibilità bioclimatica con la cessazione dell’afa.
Per concludere, nel corso della seconda parte di sabato è atteso anche un aumento della nuvolosità, ma al momento sperare che da ciò derivi una reale possibilità di precipitazioni, appare davvero un sogno.