Attenti al marzo giocoliere. Vedrete come farà girare… le sfere

La capacità di marzo di fare il giocoliere dal punto di vista meteo è indiscussa. Con il su e giù della colonnina di mercurio e con la destrezza nell’aprire e chiudere il sipario del cielo con nubi e schiarite, il mese più pazzo dell’anno è sempre in grado di smuovere abilmente e improvvisamente tutti quei fattori che determinano il tempo che fa.

Come giocoliere, tuttavia, è soprattutto con le palline che riesce a dare il meglio di sé. Si, perché è proprio quando vorresti che finalmente un po’ di tepore conquistasse la porzione di territorio in cui abiti e ti accorgi invece che marzo sta per rimescolare il tutto con estrema scioltezza, ecco che quelle palline iniziano a roteare vertiginosamente anche a chi un giocoliere non è.

Allegorie circensi a parte, se questi prossimi giorni vedranno la primavera fare bella nostra di sé, con temperature che andranno talora anche oltre i 20°C di massima (specie tra venerdì e sabato), all’inizio della prossima settimana l’apparente conquista di un po’ di stabilità e mitezza verrà totalmente disattesa e completamente ribaltata da un considerevole affondo di aria di origine polare.

Stabilire ora cosa accadrà esattamente è ancora prematuro, ma la proiezione più probabile mostra oggi un rapido ma consistente passaggio lungo il versante adriatico di una massa d’aria fredda, inserita in un cavo d’onda depressionario, la quale produrrà un drastico e brusco calo delle temperature tra lunedì 27 e martedì 28 anche dell’ordine di una decina di gradi!

Se dovesse andare realmente come soprattutto il modello europeo delinea quest’oggi, martedì non sarebbe da escludersi né il ritorno della neve sulle alture appenniniche anche a bassa quota e neppure che sulla nostra Puglia possano verificarsi gragnolate per l’improvviso riversamento di aria fredda dagli strati più alti dell’atmosfera verso il suolo mediante le precipitazioni.

Insomma, sarebbe o un recalcitrante (si spera davvero ultimo) atto ostile da parte della stagione fredda, forse risentita per gli attacchi rivoltigli contro per le sue scarse performance di quest’anno, oppure anche la sopravvalutazione di una primavera a cui tutti inizialmente attribuiscono molte più potenzialità di quelle che la neonata stagione può effettivamente dimostrare, specie nel suo primo tratto di vita.

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