L’apertura odierna di Meteo Castellana non può non far riferimento a quella “sottospecie di news” che circola veloce sui media italiani e che restituisce – semmai non ce ne fossimo accorti – un quadro molto sconfortante dell’attuale livello d’informazione meteorologica in Italia.
Basta “googlare” «meteo caldo» per aprire una serie infinita di titoli in cui spiccano ovunque i 40°C (magari preceduti da “sopra i 40°C”) e, come se non bastasse questo per allarmare i cittadini, campeggia anche il fantomatico “Caronte”, che fa sempre scena, senza pensare alla minaccia da incubo intitolata «Una pesante (e lunga) ondata di caldo sta per dilagare sull’Italia».
Qualcuno – e anche con una base di ragione – dirà che questi sono titoli e che non si può mica pretendere che in qualche riga ci sia il dettaglio esaustivo delle caratteristiche o dei luoghi su cui il caldo colpirà di più o tutte le info meteo che attendono ciascuno di noi nel proprio luogo di residenza o di vacanza. Giustissimo! Ma se provaste ad aprire quei link, scoprireste che sotto quei titoloni c’è anche di peggio, tra cui:
- «Caronte infuoca l’Italia, 38-40°C all’ombra» – Nessuno ha mai detto a costoro che la temperatura non si misura mai al sole diretto? Che bisogno c’è pertanto di scrivere all’ombra?
- «Meteo, caldo e ancora temperature sopra i 40 gradi: verso una tregua dell’anticiclone africano» – Ma come? Se si superano 40 gradi si va verso una tregua dall’Anticiclone africano? È una contraddizione in termini.
- E poi ancora: «Le previsioni sull’Italia: ancora ondate di calore poi una pausa per l’anticiclone africano con pioggia e temporali dopo metà settimana» – Dare questa informazione equivale a dire che ci sarà caldo intensissimo e prolungato ovunque ma poi arriveranno piogge e temporali. E invece vi saranno aree anche molto estese ove non si avrà affatto caldo prolungato da potersi definire “Un’onda di calore” e vi sarà più del 90% del territorio italiano ove le precipitazioni non si vedranno neppure dopo un’instancabile danza della pioggia.
- Ed ecco quest’altra chicca: 37 percepiti – Ma percepiti da chi? È così difficile da capire che la percezione termica non è misurabile e che ciascuno di noi percepisce un valore di temperatura diverso a seconda di quanto pesa, di come è vestito, di quanto ha mangiato, di cosa ha bevuto?
Un solo commento: BASTA!
Fatta, tuttavia, questa prolusione – ahimè – demoralizzante, specie per chi intende l’informazione in una maniera ben più rigorosa e deontologicamente corretta, veniamo a quel che ci interessa in maniera più diretta.
Sarà una settimana di caldo asfissiante?
No, non stiamo entrando in una nuova onda di calore stagionale. Come già anticipato la scorsa settimana, l’impressione (oggi ulteriormente confermata) è che per quel che riguarda la Puglia centrale, e in modo particolare il nostro pezzettino di territorio rivolto all’Adriatico, soprattutto le prossime 48 ore saranno caratterizzate da estrema normalità climatica: per domani e dopodomani ci si attende una riduzione del caldo e dell’afa con massime che non andranno oltre i 30 gradi e tassi di umidità che nelle ore più calde resteranno su valori inferiori al 45%. Difatti, grazie al rinforzo di una cellula di alta pressione al suolo sull’Europa centrale, da noi giungeranno per almeno 48 ore correnti più fresche e secche da nord in grado di tenere a bada il grande caldo almeno fino a giovedì.
Cosa succederà nella seconda parte della settimana?
Solo da giovedì il caldo diverrà gradatamente più intenso sia per l’aumento di pressione in quota, dovuto all’avanzamento di un promontorio anticiclonico africano, sia per l’attesa rotazione dei venti ai quadranti meridionali. Per venerdì, specie se interverranno le correnti di caduta favoniche da sud-ovest (il famigerato “Scurciacrôp”), le massime potrebbero spingersi fino a 37/38°C, ma con tassi di umidità decisamente bassi, e pertanto con condizioni di caldo torrido, ma null’affatto afoso. Anche in questo caso, comunque, sembra debba trattarsi di una breve infornata destinata a chiudersi già entro sabato sera.
Pertanto, come si desumerà da queste informazioni più precise e ritagliate ad ok per il nostro comparto, non ci sarà nulla di particolarmente allarmante. Certo, se poi ci si aspetta che nei giorni statisticamente più caldi dell’anno si registrino valori termici stabilmente sotto i 30 gradi, allora l’unica soluzione non è quella di strillare contro i cambiamenti climatici e contro il caldo infernale, ma sarebbe quella di espatriare verso luoghi più freschi, giacché nel clima temperato caldo, in cui rientra la Puglia, l’Estate non contempla (e mai l’ha fatto) giornate fresche o particolarmente gradevoli.