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Maggio rinsavisce

Maggio riprende in mano la situazione e riesce comunque a garantire sul nostro territorio tempo clemente e più mite., malgrado l’attività di nubi cumuliformi ad evoluzione diurna (diretta conseguenza dell’ancora presente instabilità termo-convettiva), che -ad esempio- nel pomeriggio odierno ha dato luogo a forti temporali sulla Murgia (vedi Gioia del Colle).

Oggi le temperature hanno finalmente superato, per la prima volta, la soglia dei 25°C (massima di 25.2°C attorno alle 16:30) ed anche per domani il tepore della primavera inoltrata si farà sentire.

Da venerdì, invece, un leggero calo pressorio sullo Ionio riuscirà ad addensare masse d’aria più umida su gran parte della Puglia con una riduzione delle ore di soleggiamento per temporanei passaggi nuvolosi ed un lieve calo delle temperature, a cui seguirà nel weekend anche una maggiore ventosità con l’attivazione di un moderato Maestrale.

Terrà comunque, almeno sulle aree costiere e su quelle del primo entroterra rivolto all’Adriatico (Castellana compresa) un’accettabile stabilità atmosferica, mentre insisteranno ancora nel pomeriggio sulle aree interne appenniniche, ed in parte anche lungo l’asse più interno delle Murge, degli annuvolamenti, che potrebbero ancora dar luogo a qualche rovescio temporalesco, che poi nel weekend si propagherà anche alle aree ioniche del Golfo di Taranto.

Nei prossimi giorni tutti i dettagli per il meteo del weekend.

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A caccia di bufale. Coldiretti Puglia la spara a 1000, anzi a 1200

Ormai, il meteo è “trend topic” su molte piattaforme mediatiche e, purtroppo, quando sono in molti coloro che affrontano questa delicata materia senza averne conoscenza adeguata, la disinformazione impera e non sarebbe male istituire una rubrica dal titolo “A caccia di bufale”.

Sull’onda emotiva degli avvenimenti di carattere meteorologico degli ultimi giorni, parlare di cambiamenti climatici, costruire ad ok notizie complottistiche e sentire sproloqui di pseudo-esperti della materia, che si improvvisano conoscitori del clima e dei complessi meccanismi che lo regolano, è diventato facile come parlare di calcio al bar.

Tra tanto lerciume mediatico – composto indistinguibilmente da informazioni prive di ogni fondamento scientifico o, peggio, da fake news costruite ad arte per fini ideologici o politici – spicca anche la notizia dei mitici «1200 millimetri di pioggia caduti in 34 comuni della Puglia», incredibilmente scritta da Coldiretti Puglia.

Il titolo è inequivocabile ed è quello riportato in basso. Si fa intendere che in 34 comuni della Puglia sono caduti 1200 mm. di pioggia, che è per molti dei comuni della nostra regione il doppio di quello che statisticamente cade in un intero anno (su Castellana, ad esempio, la media statistica del quantitativo annuale assomma a 648 mm.).

Inutile ribadire che si tratta di una notizia tanto allarmistica quanto falsa, giacché uno dei comuni più battuti dalle piogge in questo mese è stato Santeramo in Colle, che ha racimolato solo (certo non è poco) circa 150 mm. Purtroppo, l’unica verità è che molta parte della produzione cerasicola è davvero andata in fumo.

Inequivocabilmente, l’onda mediatica relativa alle eccessive precipitazioni verificatesi in Italia nel mese di maggio, è agevolmente cavalcata per cercare di dare risalto all’eccezionalità di determinate fasi meteorologiche, magari anche con il fine di porre in evidenza l’esigenza di ottenere fondi utili per il risarcimento dei danni, ove mai ve ne fosse bisogno, ma il fine non giustifica i mezzi se l’informazione è falsa o fuorviante e va a scapito del buon nome e delle attività di un autorevole sindacato di piccoli imprenditori agricoli.

Ho cercato più volte di approfondire la notizia pur di scorgere quell’”attenuante” che almeno potesse consentire una, seppur malcelata, scusante a questo tipo di comunicazione, come quella ad esempio di sottolineare, almeno nel testo dell’articolo, che quei 1200 mm. facessero riferimento alla somma dei millimetri caduti su 34 comuni nel corso dell’ultima ondata di maltempo, ma neppure uno sforzo di questo tipo è stato compiuto.

Ma forse meglio così, tuttavia, considerato che anche qualora l’intento fosse stato quello di comunicare una sommatoria di piogge, la toppa sarebbe stata peggio del buco. Difatti, il quantitativo di pioggia si comunica per comune o stazione meteo relativa e non per somma di comuni o stazioni meteo. Sarebbe, infatti, come dire che al mondo piove in un mese un quantitativo di 1 miliardo di mm., ma che senso potrebbe avere, al di là della semplice curiosità, il conoscere un dato così decontestualizzato?

Per concludere, se a qualcuno interessa avere un’informazione dettagliata circa il quantitativo totale di pioggia caduto finora a maggio su Castellana, sappia che il numero magico è 79. Più del doppio della sua media statistica, ma di certo non un dato trascendentale.

Forse non fa notizia, ma è la verità.

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Finale di stagione tormentato, ma per i prossimi giorni godremo di aria più stabile e mite

L’Italia, seppur con alcune locali differenze, è ancora in sede depressionaria. Non essendoci figure stabilizzanti (Anticiclone africano o Anticiclone delle Azzorre) nei paraggi, l’aria resta soggetta a moti convettivi, che durante le ore più calde della giornata e soprattutto lungo i pendii montuosi esposti alla circolazione d’aria umida, salgono di quota, si condensano e danno origine ad annuvolamenti anche intensi, che poi talora finiscono per generare celle temporalesche anche capaci di scaricare ingenti quantitativi di precipitazioni in poche decine di minuti.

È capitato oggi su diverse aree del Paese e succederà anche nei prossimi giorni. Per fortuna, sul nostro settore godremo invece di una pausa di tempo migliore, nonostante che la pressione non sia alta e l’aria risulti ancora particolarmente umida.

Come mai?

Gli ammassi d’aria umida provenienti da est tendono ad accumularsi solo sulle aree più interne ed appenniniche e lì per il sollevamento forzato di tipo orografico riescono a generare grossi ammassi nuvolosi, che poi degenerano spesso in temporali. Seguendo sempre la corrente portante in quota, le celle temporalesche tendono a propagarsi verso ovest (direzione Tirreno), lasciando sul versante adriatico ampi margini di sereno.

Pertanto, fino a giovedì – giornata che potrebbe segnare alcuni cambiamenti nello schema della circolazione atmosferica – non avremo significative variazioni del tempo, con generoso soleggiamento al mattino (fatta eccezion per alcuni addensamenti di nubi basse, ma di poco conto, tra le ore notturne e poco dopo l’alba) e solo qualche annuvolamento tra il pomeriggio e la sera, ma con basso rischio di precipitazioni. La nuvolosità più minacciosa, associata anche a qualche piovasco, si concentrerà solo sulle aree costiere ioniche del Salento, sull’Alta Murgia e su gran parte dei settori montuosi confinanti con la Basilicata.

Da giovedì cosa potrebbe cambiare?

La peculiare traiettoria (un po’ di tipo meridiano, un po’ di tipo retrogrado) che assumerà un vortice ciclonico in quota (in discesa lungo il bordo orientale di un’area di alta pressione in rinforzo sull’Europa nord-occidentale) acuirà la lacuna barica in sede italiana e mediterranea.

Ne deriverà un generale ingarbugliamento della situazione un po’ ovunque sulla penisola e, se sulla Puglia non vedremo un netto peggioramento del tempo per il weekend, quanto meno noteremo un cambiamento.

Se si tratterà di sola maggiore nuvolosità o di altro lo scopriremo con il passare dei giorni, ma di certo non andremo verso un fine settimana estivo o “da mare”. Scopriremo tra qualche giorno tutti i dettagli di questo finale di stagione così tanto tormentato e controverso.

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