E questa cos’è allora?
Abbiamo smarrito il concetto stesso della mezza stagione e confuso la sua vera peculiarità con qualcosa di anomalo
I media spesso ci inducono a credere che il passaggio stagionale tra inverno ed estate avvenga in modo repentino e senza quelle tappe intermedie che rappresentano invece l’essenza stessa della primavera, periodo di transizione per eccellenza.
Irretiti da falsi profeti di sventura, da catastrofisti del clima e da pseudo-scienziati con la vocazione apocalittica, abbiamo smarrito il concetto stesso della mezza stagione e confuso la sua vera peculiarità con qualcosa di anomalo, che fa gioco a tutti coloro i quali cercano di infiltrare nelle nostre menti le teorie legate all’inesorabile e prossima fine del mondo per mano dell’uomo.
Così, è facile spacciare fasi meteorologiche caratterizzate da alterne vicende, quali forte maltempo o sussulti termici improvvisi, come il segno della malattia del pianeta, quando, al contrario, tutto ciò è solo la manifestazione di una normale vitalità stagionale che trova la sua ragion d’essere proprio nel presentare, a stretto giro, situazioni talora più somiglianti alle peculiarità della stagione ormai passata e talaltra maggiormente assimilabili a quella ormai imminente.
Non si passa da una stagione all’altra con gradualità, non è mai successo. Non è come la durata (astronomica) delle giornate, che cresce di 1-3 minuti al giorno a seconda del periodo in cui ci si trova tra il Solstizio d’Inverno (in cui comincia il progressivo aumento della durata del giorno) e il Solstizio d’Estate (in cui termina l’aumento della durata del giorno). Con le temperature e con le condizioni atmosferiche le cose vanno diversamente e soltanto le medie di un intero periodo possono dare il senso e quantificare l’avanzamento effettivo da una stagione a quella successiva.
Quest’anno, ad esempio, dopo un avvio di aprile molto più caldo del normale, abbiamo attraversato un periodo di tempo decisamente più instabile e, ormai a maggio inoltrato, l’estate, com’è giusto che sia, non l’abbiamo ancora vista. Difatti, non è qualche giorno con temperature superiori ai 25 gradi, o anche vicine ai 30, che segna l’inizio della bella stagione. È, al contrario, l’instaurazione di condizioni bariche che impediscano la facile e ripetuta entrata di infiltrazioni di aria umida e talora anche molto fresca a dare il via libera effettivo alla bella stagione.
In questo momento, queste condizioni non sussistono ancora e pertanto, stiamo vivendo una fase di normale passaggio stagionale, che vedrà ancora delle tappe di avanzamento verso l’estate, ossia un percorso, talora tortuoso, durante il quale si verificheranno condizioni di tempo a tratti più instabile, e inevitabilmente con clima più fresco, alternate a giornate via via più soleggiate e calde.
Questo percorso non lineare è proprio attribuibile alla stagione di mezzo. E anche se talora esso appare molto stridente rispetto alle nostre aspettative, non deriva dalla supposta intenzione di Madre Natura di farci un dispetto o dalla sua voglia di vendicarsi perché siamo stati brutti e cattivi. Gli apparenti squilibri, in realtà, sono solo il suo provvidenziale strumento per ottenere un nuovo punto di equilibrio; e ciò non sembra affatto una iattura, anzi!
Ora, scendendo nel dettaglio previsionale per i prossimi giorni, ecco cosa ci aspetta alla luce degli ultimi aggiornamenti modellistici, come sempre ancora suscettibili di qualche rettifica, specie relativamente alla tempistica e alla probabilità di precipitazioni.
Oggi: prevalente bel tempo, salvo temporanei e sparuti annuvolamenti pomeridiani, ma di poco conto. Clima gradevole, solo moderatamente ventoso.
Domani: sole prevalente al mattino, qualche nube in più al pomeriggio, ma senza precipitazioni. 1 o 2 gradi in più.
Weekend: sabato da velato a nuvoloso al mattino, da nuvoloso a coperto per il resto della giornata con ulteriore peggioramento in serata, quando, specie a tarda ora, si verificheranno anche piogge e possibili temporali. Domenica di prevalente tempo instabile, con nuvolosità diffusa ed elevate probabilità di precipitazioni anche a carattere di rovescio, con clima piuttosto fresco.