Vigilia di festa per Castellana. Domani alle 19 avranno inizio i festeggiamenti per la 329a rievocazione dell’evento storico del 1691 durante il quale vennero bruciati ammassi di suppellettili e di robe infettate dalla peste, dopo che don Giuseppe Gaetano Lanera e don Giosafat Pinto (che erano i due sacerdoti di Castellana che pregavano incessantemente Dio e la Vergine Maria nella notte tra l’11 e il 12 gennaio) ebbero simultaneamente l’interna ispirazione secondo cui la Madonna della Vetrana avrebbe liberato Castellana dal terribile morbo, che serpeggiava dalle nostre parti dal 23 dicembre 1690.
Il 12 gennaio è il Notaio Fanelli che scrive: «Si vidde di già verificato lo che detta Beatissima Vergine havea promesso, essendosi veduto miracolosamente non solo la peste camminare più avanti, ma dodici persone che si trovavano nel lazzaretto attualmente col bubbone, applicatovi solamente l’oglio miracolosissimo delle lampade di detta Beatissima Vergine, furono da detto male guariti e liberati et hora giornalmente già vivono sani e buoni, oltre altri innumerabili che per tema di essere posti nel lazzaretto, essendoli in casa uscito il bubbone, senz’altri rimedi che solo del balsamo salutare delle lampade di detta Beatissima Vergine rimasero tutti guariti di detto morbo contaggioso». (Tali notizie sono attinte dal volumetto di Marco A. Lanera, Documenti castellanesi sulla peste del 1690, De Robertis, Putignano 1962).
Tutti, senza esitazione di sorta, attribuirono alla miracolosa intercessione della Vergine della Vetrana la liberazione di Castellana dalla peste. L’olio di una semplice lampada, del resto, non poteva essere rimedio efficace contro i bubboni della peste. Il Capitolo dei preti di San Leone Magno, il Sindaco e i deputati dell’Università castellanese, per gratitudine, decisero di festeggiare solennemente ogni anno l’evento prodigioso. L’Università si impegnò a versare al Rettore della chiesa della Vetrana in “un bacile d’argento la summa di docati dieci da consegnarsi e pagarsi per li Magnifici cascieri” per la festa annuale “in perpetuum”.
Ed eccoci qui a festeggiare, dopo oltre tre secoli, la liberazione di Castellana dalle peste ad opera della nostra amata patrona.
Stavolta, poche sorprese per le condizioni meteo attese. Considerato il periodo e le non rare occasioni di tempo inclemente per i giorni dedicati ai festeggiamenti in onore della Madonna della Vetrana, ci andrà più che bene.
Nonostante l’atteso incremento della nuvolosità, previsto sin dal mattino di domani per il rientro di aria più umida da est in quota, non vi sarà un concreto rischio di precipitazioni. Anzi, proprio la copertura nuvolosa notturna determinerà anche un certo stemperamento dell’aria intrappolando il poco calore delle ore diurne anche durante le ore serali ed impedendo così il processo di irraggiamento notturno (perdita di calore in presenza di cielo sereno), che ad esempio stamani ha portato la colonnina di mercurio sottozero.
Pertanto, aspettiamoci una serata fredda sì ma non troppo, con venti tra deboli e moderati da nord-ovest, che ci faranno percepire qualche grado in meno rispetto ai 7/8°C attesi per le prime ore serali.
Domenica ancora nubi al mattino, ma con progressive schiarite specie dal pomeriggio. In serata quasi del tutto sereno (in vista della venuta dell’immagine processionale della Madonna della Vetrana), ma proprio per questo anche più freddo.
Buoni festeggiamenti!