Sembra fatta apposta la forma della figura anticiclonica che si è configurata oggi al centro del nostro continente e che, con netta evidenza, ha assunto proprio la forma di cuore per i teneroni che oggi festeggiano San Valentino.
Non è una questione di romanticismo. Scientificamente, quella postata è la carta delle anomalie bariche che evidenzia di quanto maggiore sia – rispetto alla norma – l’altezza del geopotenziale (che è il lavoro necessario a vincere la forza di gravità e spostare verso l’alto, ad una determinata altezza, una massa unitaria d’aria) alla quota isobarica di 500 hPa. Sulla Danimarca si raggiunge in queste ore il massimo scarto, calcolato in 32 decametri di geopotenziale, un valore che la dice lunga sulla potenza di questo anticiclone europeo, che regalerà a mezza Europa nel corso dei prossimi 7/10 giorni delle giornate simil-primaverili, anche se di notte, invece, l’irraggiamento notturno favorirà delle temperature alquanto basse.
Anche sull’Italia, a partire da sabato, gradatamente si espanderà questa grossa cellula di alta pressione, determinando una sostanziale stabilizzazione atmosferica in grado di riportare il sole un po’ ovunque, di elevare di parecchio le temperature massime (specie al centro-nord Italia e sulle zone alto collinari e montuose), ma anche di produrre notevoli escursioni termiche (con nottate localmente più fredde di quelle attuali, ampliando lo scarto termico tra giorno e notte) ed intense limitazioni di visibilità – nottetempo e al primo mattino – su molte aree pianeggianti, lungo i litorali e nelle vallate per via della formazione di foschie dense e nebbie.
Tuttavia, prima che l’alta pressione s’impadronisca anche del nostro settore, per domani Puglia, Basilicata e Calabria subiranno un nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche per il rientro di aria moderatamente fredda ed instabile da est, che genererà ancora annuvolamenti irregolari, qualche piovasco (più probabile tra le 10 e le 14) ed una nuova intensificazione delle correnti di Grecale, soprattutto nelle ore centrali della giornata.
Il weekend, passato quest’altro affondo freddo, si prefigura invece bello e stabile, con venti in attenuazione e temperature diurne in graduale risalita.
E dell’Inverno (con la I maiuscola) c’è ancora traccia?
Altroché! Più resisterà questa forte ed ingombrante alta pressione al centro dell’Europa e maggiori risulteranno le probabilità che, come si prefigurava già da tempo, l’Inverno tenda a scaricare le sue ultime cartucce con maggiore enfasi e purtroppo al limite delle sue “competenze” stagionali, non di certo quindi rispettando appieno il ciclo vegetativo della Natura che, con l’incremento delle temperature nel corso della prossima settimana e con le ore di insolazione in più che ci saranno per via della prevalente serenità del cielo, non potrà che permettere, ad esempio ai mandorli, di esplodere con le loro prime infiorescenze.