La seconda perturbazione, di cui attendevamo il transito nel corso di questa settimana, sta investendo in queste ore il nord Italia. Legato alla vasta circolazione di aria fredda e instabile del Vortice polare, questo fronte perturbato raggiugerà anche il nostro settore entro le prime ore pomeridiane di domani.
Se, tuttavia, i suoi effetti per il nord Italia si stanno rivelando quelli attesi (con nevicate anche a bassa quota su parte di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia), le ripercussioni che constateremo sul nostro territorio saranno ben diverse e riguarderanno essenzialmente due fattori: il vento e le temperature.
Prima dell’arrivo del fronte, difatti, avvertiremo un sensibile rinforzo dei venti (dapprima Ostro, tra stasera e le prime ore della prossima notte, poi Libeccio tra domani mattina e domani pomeriggio), che spireranno con raffiche anche intense in grado agevolmente di superare i 60/65 Km/h.
Sotto la spinta delle correnti meridionali, dopo il crollo termico registratosi oggi, domani le temperature risaliranno sensibilmente, forse raggiungendo addirittura i 20 gradi. Si tratterà, tuttavia, di un effimero effetto di surriscaldamento (dovuto anche ai venti di caduta che comprimeranno l’aria), che tenderà a svanire in modo altrettanto rapido già a partire dalla serata, quando è attesa una progressiva rotazione dei venti, dapprima a Ponente e poi a Maestrale.
E saranno infatti i venti da nord-ovest che sabato ci catapulteranno di botto in un clima invernale, con temperature massime che difficilmente supereranno i 10 gradi e che dalla sera scenderanno anche sotto i 5. Peraltro, il vento sostenuto tenderà anche a farci percepire più freddo di quello che in realtà segnerà la colonnina di mercurio (effetto Windchill).
Quindi solo effetti in termini di vento e di sbalzi termici? E le precipitazioni?
Su questo fronte, non è certamente questa l’occasione per il nostro territorio di poter beneficiare di piogge in stile autunnale. Le uniche occasioni per poter veder transitare qualche breve rovescio di pioggia si concretizzeranno tra le 14 e le 16 di domani, mentre qualche residuo piovasco – da sollevamento forzato delle correnti per questioni orografiche (effetto Stau) – potrebbe verificarsi nel corso della mattinata di sabato, ma si tratterebbe davvero di ben poca cosa.
Da domenica a data da destinarsi si profila, al contrario, una nuova fase di acquietamento atmosferico, con l’alta pressione pronta a invadere nuovamente il nostro territorio e a fermare nuovamente la “giostra” del maltempo. Ma ne riparliamo domani.