Ha avuto inizio sin da questa mattina l’intenso afflusso d’aria fredda proveniente dal cuore della Russia. Correnti via via più fredde, sotto forma di raffiche intense di Maestrale e Tramontana, hanno dato il via all’attacco tardivo di pieno stampo invernale in “territorio” ormai primaverile. È il classico «colpo di coda» invernale, dopo un Inverno sostanzialmente inesistente, o decisamente anonimo.
Ora, per compensare, la Natura ci propina quello che sarebbe risultato quasi nella norma a gennaio o a febbraio, al massimo ai primi di marzo, ma non di certo negli ultimi giorni del mese corrente. Questo attacco freddo russo è secondo, in termini di intensità e sotto l’aspetto temporale, solo al freddo tardivo del 2003. In quell’occasione (era addirittura l’8 aprile) vi furono persino diversi centimetri di neve che caddero sotto lo stupore di tutti. In questa occasione, la neve è possibile che torni a stupirci SOLO nel corso della mattinata di domani, soprattutto al primo mattino, quando il termometro sarà vicino allo zero e l’afflusso freddo al suolo troverà una corrispondenza per manifestare i massimi effetti possibili (per questa circostanza) anche per il contributo in quota di un vortice ciclonico che, con la sua vorticità, proverà a spingere verso la Puglia (ma, con più consistenza, insistenza ed efficacia sui settori settentrionali della Regione, sul Molise, sulla Basilicata orientale, sull’Abruzzo e sulle Marche meridionali) le masse d’aria fredda che, transitando sul bacino marittimo adriatico, si umidificheranno e poi, incontrando la costa pugliese e i primi contrafforti montuosi del nostro territorio, potranno dar luogo a precipitazioni intermittenti a prevalente carattere di rovescio nevoso, fin dai 100-200 metri di altitudine.
Si tratterà, come si intuisce e come ampiamente già descritto nei precedenti articoli, di fenomeni deboli o, anche se di intensità a tratti più significativi, comunque di breve durata, oltre che estremamente localizzati. Giocherà un ruolo determinante, come sempre in questi casi, l’orografia, ossia la conformazione e la disposizione dei rilievi rispetto alla circolazione dei venti (maggiormente esposti risulteranno la parte centro-settentrionale della Regione e i settori murgiani esposti a nord-ovest, molto meno il Salento e la Murgia tarantina.
Avranno particolare rilevanza i soliti “trenini nuvolosi” (cosiddette “Street clouds”) in formazione sull’Adriatico, che tenderanno a riversare rovesci di neve o gragnola sulle aree ove impatteranno con maggiore compattezza, creando tuttavia aree tra di essi di assoluta mancanza di fenomeni. Impossibile, ad oggi, cogliere di essi l’esatta collocazione geografica e pertanto sapere anticipatamente se, ad esempio, il territorio castellanese ne sarà interessato direttamente, marginalmente o per nulla affatto.
Ad ogni modo, eccettuata la prima parte di domani (al massimo con qualche strascico nel primissimo pomeriggio), poi il tempo, almeno temporaneamente, migliorerà. Alle schiarite più ampie del pomeriggio, tuttavia, farà da contraltare l’ulteriore discesa delle temperature. Nella notte tra martedì e mercoledì si registrerà l’apice del freddo di questa ondata artico-russa. Soprattutto se le ore attorno all’alba risulteranno con cielo sereno, si registreranno temperature sotto zero, con probabili forti gelate.
Mercoledì mattina nubi e sole si alterneranno e l’aria presto si scalderà. Dal pomeriggio torneranno ad aumentare le nubi, ma solo dalla sera, o dalla successiva notte, si avrà la seconda fase del peggioramento, questa volta a suon di piogge e possibili temporali. Difatti, la formazione e l’approfondimento di un vortice di bassa pressione, questa volta al suolo, in avvicinamento dal nord Africa, produrrà un’acuta fase piovosa, che riguarderà gran parte del centro-sud Italia, eccettuate le aree montuose appenniniche, ove copiose nevicate avranno la meglio.
Precipitazioni consistenti insisteranno, oltre che per giovedì, anche per venerdì e probabilmente per buon parte di sabato, con freddo-umido, ma con temperature comprese ormai tra gli 8 e gli 11°C.