Come i governi, anche le estati in qualche modo cadono. E come per la politica, anche per la meteorologia ciò può accadere a scadenza naturale oppure anzitempo.
Ovviamente, qui non pensiamo alla politica ma al meteo, ed è per questo che ci si chiede: «L’estate farà il suo normale decorso oppure verrà scardinata anticipatamente»?
È chiaro che dare una risposta certa a questo quesito, dando per scontato che quello che le carte lasciano intravedere in questi ultimi giorni sia per davvero quanto in realtà accadrà, è un puro esercizio di stile, in altri ambienti si direbbe “fantameteorologia”. Tra l’altro, bisogna comunque intendersi sul concetto di decadenza dell’estate, giacché a settembre la stagione cambia comunque il suo volto, il suo ritmo, rallentandolo di molto rispetto a luglio ed agosto. L’allungamento delle ore notturne fa sì che il caldo, per quanto intenso, non sia certo quello asfissiante e continuo delle lunghe ore assolate dei primi mesi estivi e poi anche i primi spifferi freschi iniziano a minare la stabilità atmosferica con sempre maggiore frequenza. Pertanto, dando per scontato che è normalissimo che in settembre si passi comunque ad un altro tipo di estate, quello che va sondato è se, a prescindere dal normale decadimento naturale della stagione, vi siano altresì ulteriori eventi che possano perturbare il normale iter di fine stagione o che interrompano del tutto la stagione soppiantando la celeberrima Estate settembrina con le prime concrete intemperanze dell’incipiente autunno.
Su questo fronte si scorgono molti segnali che per quanto possano ancora essere suscettibili di rettifiche nel corso dei prossimi aggiornamenti, mirano tutti attualmente a presupporre una crisi tout court della stagione estiva 2019.
Difatti, l’azzardata mossa di una delle figure bariche più importanti dello scenario euro-atlantico, l’Anticiclone delle Azzorre (troppo ad ovest e nei prossimi giorni anche troppo a nord del suo consueto posizionamento) farà sì che possa anzitempo attuarsi un primo pesante scivolamento di aria fresca e molto instabile da nord-ovest che entrerebbe, già nel corso del weekend, nell’infuocato teatro meteorologico italiano (ove impazza il caldo-umido = energia elevata pronta ad esplodere come farebbe una scintilla in un serbatoio di carburante), scatenando una serie di fenomeni da contrasto molto accesi e pericolosi.
Si tratterà di rovesci e temporali, probabilmente accompagnati anche da grandinate e trombe d’aria, che guadagneranno via via terreno verso sud contestualmente alla formazione e all’avanzamento nel Mediterraneo di un minimo depressionario anche al suolo in grado di attivare sistemi perturbati complessi e stracarichi di energia.
È chiaro che la fenomenologia associata a questo evento, pur avendo una larga distribuzione geografica sul territorio italiano, soltanto in alcune aree assumerà caratteristiche tali da generare allerte e conseguenti preoccupazioni. Altrove, invece, prevarranno nubi e fenomeni, magari anche temporaleschi, ma di minore entità, pienamente rientranti nella classica dinamica fenomenologica di fine stagione estiva.
Come andrà dalle nostre parti?
Oggi: nubi e schiarite, con caldo-umido, prevalenti. Nel pomeriggio si attiveranno i soliti annuvolamenti di tipo termo-convettivo in direzione delle aree montuose, ma soltanto la parte sommitale (ed infruttuosa) di essi potrà dal tardo pomeriggio, o dalle prime ore serali, ricoprire il cielo acuendo, ulteriormente la sensazione di afa, ma non producendo ulteriori effetti. Ventilazione moderata attorno nord nel pomeriggio.
Sabato: un po’ più di sole, ma con nubi ancora presenti, che a tratti veleranno il cielo, specie dal pomeriggio. Ventilazione debole settentrionale, caldo-umido sempre attivo con afa moderata.
Domenica: cielo da velato a parzialmente nuvoloso con sole spesso assente o ricoperto da nubi alte e sottili. Ventilazione scarsa o inapprezzabile con caldo afoso. Entro sera nubi in ulteriore intensificazione con rischio di qualche breve piovasco.
Inizio prossima settimana: tempo in peggioramento con nubi sempre più presenti ed intense. Crescente rischio di precipitazioni, specie da martedì. Probabile giornata da monitorare con attenzione quella di mercoledì 4 settembre per possibili fenomeni di forte intensità (da confermare).