2003, 2005, 2007 e 2012. Sono queste le uniche annate (degli ultimi quindici anni) durante le quali le precipitazioni non hanno bagnato la nostra festa patronale. Negli altri casi, almeno in uno dei tre giorni principali dei festeggiamenti in onore della Madonna della Vetrana, patrona della nostra città, almeno un breve piovasco o un passeggero acquazzone hanno sempre fatto da corollario alla festa più amata dai castellanesi. Non a caso il vezzeggiativo con cui la patrona di Castellana viene amorevolmente, ma con buona dose di realismo, identificata dai castellanesi per questa sua sorta di “incontinenza meteorologica” è proprio “Madonna pisciacchiara”.
Al contrario, in termini di maltempo, sono state quelle del 2006, del 2014 e del 2016 le annate durante le quali in diversi momenti della “festa grande” castellanese le cattive condizioni meteorologiche hanno inficiato, e non poco, il normale svolgimento dei festeggiamenti.
Si ricordano in particolare i tre maggiori accumuli precipitativi: i 13 mm., caduti durante il temporale del 1° maggio 2016, i 12 mm. del 25 aprile 2004 e i 9.1 mm. del 25 aprile 2016.
Quell’irriverente benché benevolo appellativo con cui da sempre noi castellanesi ribattezziamo la Madonna della Vetrana per la sua propensione a far cadere almeno qualche goccia di pioggia durante i festeggiamenti in suo onore deriva in effetti dalle statistiche meteorologiche del periodo in cui cadono i festeggiamenti. Fine aprile, difatti, è spesso ancora attraversato da quell’estrema variabilità, tipica del non ancora compiuto passaggio dalla prima alla seconda fase primaverile, che talora finisce per concretizzarsi con rovesci brevi ma frequenti, instabilità associata a rischio di temporali, venti a tratti forti o, nel peggiore dei casi, per mezzo di vecchie intemperanze invernali, ancora non del tutto sopite.
I 3.2°C dell’alba di sabato 23 aprile 2005 ne diedero ampia testimonianza, imprimendo a quella Festa d’Aprile il poco lusinghiero titolo di più fredda degli ultimi quindici anni con una media di soli 12.9°C.
Non sono mancate di certo – buon per noi – anche delle annate in cui l’anticipato compimento del passaggio tra la fase primaverile più “marzolina” e quella più matura e tesa verso l’estate abbia dato luogo addirittura all’avvento della prima onda calda stagionale di sapore prettamente estivo. Eclatante è stato l’esempio del 2012. In quell’occasione nei tre giorni festivi le massime furono sempre superiori ai 25 gradi e la media complessiva fu di ben 20.5°C, malgrado finora la massima più alta (ma isolata rispetto alle altre due giornate festive) è stata invece quella registrata il 29 aprile 2013 con 27.7°C.
Tornando al presente e guardando all’immediato futuro, quella del 2018 – almeno alla luce degli ultimi dati provenienti dai principali modelli matematici e seguendo anche le temperature record che si sono registrate negli ultimi giorni – si dovrebbe caratterizzare non solo per l’assenza di piogge, aggiungendosi così alle altre quattro annate citate in apertura, ma potrebbe risultare anche la Festa d’Aprile più calda in assoluto, giacché le massime previste per i prossimi tre giorni dovrebbero superare almeno i 26/27°C mentre le minime non dovrebbero mai scendere sotto i 16°C. Fatti due conti, rischiamo di avere una media di ben oltre 21°C, che porrebbe la Festa d’Aprile di quest’anno ai primissimi posti tra le feste patronali più calde di sempre.
Che festa sia, allora! Calorosi buoni festeggiamenti da Meteo Castellana.