Da stamattina possiamo ritenerci ormai fuori dall’ondata di gelo che ci ha interessati marginalmente nel corso delle passate 72 ore e che ha dispensato sul nostro territorio qualche centimetro di neve, soprattutto nel corso di martedì 27. Rimarchevole è risultato il valore minimo di temperatura raggiunto in questa ondata post-Stratwarming, che nel corso delle prime ore di ieri, mercoledì 28, ha portato la colonnina di mercurio a segnare una minima per Castellana (stazione di Meteo Castellana) di soli -4.2°C.
Le temperature nel corso della giornata odierna stanno costantemente risalendo la china portandosi già nell’alveo delle medie stagionali e segnando un aumento di 4 gradi nei valori minimi e di circa 8 gradi in quelli massimi, sotto la spinta delle correnti sciroccali d’intensità crescente.
Il trend termico in aumento, ben individuabile dalla carta posta a correndo dell’articolo (con la scomparsa delle colorazioni blu-rosacee e la loro rapida sostituzione con quelle verde/ocra) proseguirà fino a domani pomeriggio quando – grazie anche alle ampie schiarite che si affermeranno dopo gli ultimi passaggi nuvolosi e i piovaschi, ancora attesi tra la prossima notte e le prime ore del mattino – si dovrebbero registrare valori massimi di 16/17°C!
Come stimato già da giorni, infatti, l’azione della depressione sul vicino Atlantico, rinvigorita dal nucleo artico-siberiano, ha disposto le correnti in quota sul Mediterraneo e sull’Italia da ovest/sud-ovest e quelle al suolo da sud-est, spingendo il freddo molto più a nord della nostra latitudine e permettendo l’invasione di aria più umida e temperata da sud, responsabile della netta e repentina sostituzione d’aria.
Nel weekend si annuncia una moderata riduzione delle temperature, specie nei valori massimi, complice sia una nuova flessione della pressione in quota che una nuvolosità prevalentemente stratificata, che lascerà spazio a maggiori schiarite solo durante il mattino di sabato. Breve piovaschi invece potrebbero interessarci durante il pomeriggio-sera della stessa giornata, ma si tratterà davvero di ben poca cosa. Insisteranno dei venti tesi, a tratti forti, dai quadranti meridionali con umidità sempre piuttosto elevata.
L’impianto generale della circolazione tornerà comunque ad essere quello usuale, governato dalle correnti in quota mediamente occidentali (di tipo zonale), governate da un Vortice Polare più compatto e riposizionato su aree più prossime alla sua sede originaria, fattore essenziale per il cammino più spedito dell’inverno verso la primavera.