La prima peculiarità che balza agli occhi dall’analisi dei dati meteo relativi ad agosto 2018 è il dato riguardante l’umidità relativa dell’aria. La media mensile di questo importante parametro, che molto incide sulla nostra percezione del caldo e/o della gradevolezza bioclimatica, specie in estate, è stata del 57%.
A molti potrebbe sembrare un dato non particolarmente significativo o non molto elevato, ma se si considera che da noi nei mesi estivi la media delle ore diurne si attesta attorno al 35/40% e quella delle ore notturne attorno al 60/65%, si fa presto a capire che si è trattato di un mese piuttosto umido. Basti pensare, tra l’altro, che per trovare una media mensile più elevata di quella registrata lo scorso agosto, bisogna tornare addirittura al mese di marzo.
Termicamente, invece, agosto 2018 non si è affatto discostato da luglio, risultando di appena due decimi di grado più fresco per ciò che attiene i valori massimi (31.6° di media) e con un +1.7°C rispetto alle medie statistiche del mese.
Per ultimo, il dato pluviometrico, il quale è stato alquanto confortante, specie facendo riferimento agli anni dal 2007 al 2014 durante i quali ad agosto superare i 10 mm. era un’impresa ed anzi totalizzare gli 0 mm. era quasi la regola. Quest’anno, invece, con i suoi 32.4 mm. di pioggia caduti, agosto ha fatto segnare un +16% rispetto alla media, contribuendo così peraltro a mantenere, ormai al termine della stagione secca, un rassicurante +13.2% di trend pluviometrico annuo (anche se i prossimi mesi risultassero normalmente piovosi, il 2018 segnerebbe un surplus di pioggia del 13.2%).