Nella bizzarra ed altalenante primavera che stiamo vivendo, anche il bilancio di aprile 2019 mette in risalto un andamento meteo-climatico non di certo lineare rispetto ai normali canoni mensili standard.
Primo tra i dati più rimarchevoli quello concernente il bilancio pluviometrico, che segnala un +59% di accumulo rispetto alla media, con ben oltre 76 mm. di pioggia caduta. Sebbene manchino altri due mesi al giro di boa dell’anno, l’accumulo annuo complessivo supera già la metà dell’intera cumulata medio-statistica annuale (53%) e il trend pluviometrico annuo, rispetto a marzo, sale di altri 4.4 punti percentuali raggiungendo il +14.7%. Significa che anche qualora i prossimi mesi risultassero normalmente piovosi, il 2019 totalizzerebbe quasi il 15% di pioggia in più rispetto al normale. Va da sé, comunque, che questo dato riflette solo il passato e non è assolutamente indicativo per il futuro e che pertanto se per la restante parte dell’anno il trend s’invertisse, questo “bottino” di precipitazioni in eccesso potrebbe facilmente ridursi o – speriamo di no – cancellarsi, qualora vi fosse una futura penuria di piogge.
Anche sul fronte delle temperature va segnalato uno scarto positivo complessivo (mediato tra minime massime) dell’1%. Si tratta di un valore quasi sorprendente, considerando che per gran parte del mese ci sono state forti oscillazioni termiche e che i primi veri tepori primaverili sono stati spesso “dimenticati” o ridimensionati dai continui su e giù della colonnina di mercurio.
E, purtroppo, visto ciò che sta succedendo anche in maggio, il balletto esasperato delle temperature di questa stramba stagione non sembra affatto intenzionato a cessare.