Che settembre abbiamo trascorso? Lo scorso mese è risultato molto più caldo del normale con anomalie termiche positive complessive dell’1.85%. Dopo giugno e marzo, settembre perciò si posiziona al terzo posto tra i mesi (finora) del 2019 più caldi.
La presenza degli anticicloni e la conseguente assenza delle prime vere incursioni fresche atlantiche hanno spesso caratterizzato questo mese come una sorta di appendice dell’Estate 2019. Basti pensare che solo tre giorni su 30 sono risultati sotto i 25°C di massima, mentre ve ne sono stati altri tre con massime anche oltre i 30 gradi, seppur di poco.
La prevalenza del tempo anticiclonico si è ovviamente ripercossa anche sotto il profilo pluviometrico. A fronte di 6 giorni piovosi, gli accumuli di pioggia sono risultati irrisori, con soltanto 14.6 mm. di cumulata (-73.5% dalla media), determinando così un crollo del 6.2% del trend pluviometrico annuo rispetto ad agosto.
Ciononostante, sotto questo aspetto resta un buon 15.4% di – per così dire – riserva idrica, ossia di quella sorta di rassicurazione che ci proviene dal dato tendenziale annuo. Per una maggiore comprensione: se la pioggia della restante parte dell’anno fosse inferiore rispetto alle medie-statistiche, il 2019 risulterebbe in ogni caso un anno più piovoso della media fino alla totale erosione della cifra sopra indicata attribuibile ad una eventuale ulteriore perdita in ottobre, novembre e dicembre. Se, invece, gli ultimi tre mesi dell’anno facessero registrare una cumulata allineata a quella della media stagionale, la pioggia complessiva accumulata nel 2019 risulterebbe superiore al normale di una percentuale che ora si attesta proprio al 15.4%.