Il duro inverno concederà presto una tregua

Il vasto anticiclone, che sin dall’ultima settimana dello scorso anno ha stazionato grosso modo sul medio Atlantico, consentendo a più riprese l’incursione di masse d’aria fredda o molto fredda dal nord Europa o direttamente dal Circolo Polare Artico (in scorrimento lungo il bordo orientale della struttura altopressoria), nel corso dei prossimi giorni proverà a spingere un suo promontorio stabilizzante anche verso l’Europa centro-meridionale e l’Italia, riuscendoci almeno in parte.

Le anomalie bariche a 500 hPa nel corso delle prossime 156 ore (modello americano GFS)

Le condizioni meteo, difatti, a partire da domani (dopo gli ultimi rovesci delle prime ore di domani e la forte sventagliata di Tramontana attesa per gran parte di domani), tenderanno a migliorare ed anche i valori di temperatura massima tenderanno gradatamente a risalire nel corso dei prossimi giorni, specie a partire da mercoledì. Il freddo resterà ancora attaccato ai bassi strati durante le ore notturne fino a giovedì mattina, ma sotto la spinta delle correnti sciroccali, che soppianteranno sin da mercoledì quelle settentrionali, gradatamente anch’esso capitolerà, lasciando spazio a condizioni climatiche decisamente meno crude, soprattutto durante la seconda parte della settimana, anche nelle ore notturne.

Tuttavia, presto l’alta pressione nulla potrà contro nuove ondulazioni del flusso atlantico che, con ogni probabilità già dal prossimo fine settimana, riporteranno sull’Italia dapprima nubi e umidità, ma poi anche piogge e nevicate in montagna.

Soltanto in una seconda fase (terza decade del mese) è possibile che nuovi blocchi atlantici, causati da ulteriori pulsazioni anticicloniche, favoriscano ancora delle configurazioni atte al ritorno del freddo intenso sull’Italia, ma con connotati ed effetti tutti ancora da verificare.

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