Si sta per concludere novembre e sta per chiudersi anche il cosiddetto “Autunno meteorologico”, il periodo che contraddistingue la fase di passaggio tra estate e inverno e che, secondo l’O.M.M. (l’Organizzazione Meteorologica Mondiale) racchiude per convenzione i mesi di settembre, ottobre e novembre.
Ci sarà tempo nei prossimi giorni, a chiusura di questo periodo, per analizzare le risultanze dei principali parametri meteorologici che danno il senso della stagione trascorsa, primi tra tutti le medie delle temperature e le cumulate pluviometriche. Tuttavia, sotto quest’ultimo profilo, novembre ha già superato il quantitativo medio relativo alla piovosità (così come tutto il periodo relativo all’autunno meteorologico) e promette (o minaccia, a seconda dei punti di vista) di andare ben oltre tale valore grazie alle copiose precipitazioni che la maggior parte dei modelli matematici delinea in sede previsionale per domani, ultimo giorno del mese.
Difatti, specie tra la seconda parte di mercoledì 30 novembre e la prima parte di giovedì 1° dicembre, le precipitazioni potrebbero risultare anche abbondanti per effetto dell’approfondimento di un minimo di bassa pressione sullo Jonio (cosiddetta “Jonio low“), che convoglierà aria caldo-umida, in risalita da sud, in forte contrasto con aria molto più fredda in arrivo da est. Il risultato sarà: maltempo diffuso e persistente su buona parte del sud Italia, con precipitazioni anche molto intense e a sfondo temporalesco sui versanti ionici (ove, purtroppo, andranno messi in conto nubifragi ed eventi alluvionali), precipitazioni comunque consistenti, ma più per la persistenza dei fenomeni che per la loro intensità, sulla Puglia.