Un’ampia e profonda saccatura facente capo al Vortice Polare ingloba tutti i meridiani centrali dell’Europa ed abbraccia in un’ansa depressionaria piuttosto acuta anche l’Italia e il nord Africa. Basterebbe ciò a rendere già il tempo instabile su gran parte dello Stivale italico, ma la convergenza delle correnti sull’area ionica, che si produrrà nel corso delle prossime 24 ore, farà sì che un minimo depressionario al suolo, in rapida risalita dall’entroterra libico ed in repentino e forte approfondimento, concorrerà a rendere il tempo sul nostro settore particolarmente perturbato e foriero di un sensibile abbassamento delle temperature, soprattutto a partire dalla seconda parte di domani, ma con prodromi già a partire dalle prossime ore.
Pressione in rapida diminuzione per l’avanzata e l’approfondimento di un vortice ciclonico in risalita dall’Africa
Il minimo di pressione si caricherà di energia sul mar Ionio e potrebbe raggiungere valori barici minimi inconsueti per il nostro settore, scendendo forse sotto i 990 hPa! Esiste il rischio perfino che esso si trasformi in un piccolo ma insidioso ciclone a cuore caldo, fattore che, senza entrare in dettagli troppo scientifici, minaccia di renderlo particolarmente “cattivo” e foriero di precipitazioni di forte intensità, senza escludere perciò temporali, raffiche di vento impetuose, locali nubifragi o almeno estesi allagamenti, grandinate e mareggiate sulle coste esposte di forte impatto.
Nella notte tra giovedì e venerdì rischio di qualche fiocco di neve bagnato o di rovesci di gragnola
Capitolo a parte merita l’idrometeora «neve». Difatti, lo spostamento verso nord del minimo in questione agevolerà il rapido trasferimento, (per forte richiamo di masse d’aria prossime all’occhio del ciclone) del freddo stazionante sui Balcani, che da domani pomeriggio comporterà un rapido abbassamento della quota neve. In ragione di ciò, si attendono nevicate anche di forte intensità su diversi settori appennini del sud Italia con coinvolgimento progressivo anche della Puglia. Le quote stimate si attestano grossomodo tra i 3-400 metri della parte settentrionale della Regione e i 5-600 metri di quella centrale, relativamente alle ore serali di domani, giovedì 22 marzo. Tuttavia, nel corso delle successive ore notturne a cavallo tra giovedì e venerdì, le nevicate – per qualche ora e probabilmente senza alcun accumulo al suolo – potrebbero fare la loro apparizione, forse miste a pioggia o a mo’ di rovescio di gragnola, anche a quote più basse, finendo per raggiungere i 100/200 metri sulla parte settentrionale della Puglia e i 3-400 metri sul nostro settore, con parziale coinvolgimento anche della nostra cittadina tra la mezzanotte e il primissimo mattino di venerdì 23 marzo.
Possibili forti colpi di vento e mareggiate sulle coste esposte
Da segnalare anche un rapido e forte rinforzo della circolazione dei venti, i quali, entro il pomeriggio di domani, soffieranno forti attorno nord con raffiche che potrebbero superare i 55/60 Km/h.
La fase di maltempo – più blanda e senza rischio di fenomeni di particolare rilevanza – proseguirà almeno fino al mezzogiorno di venerdì, cessando del tutto, ma solo temporaneamente, per sabato.
In sintesi, perciò, prepariamoci a vivere una nuova e pesante conseguenza dello sconvolgimento atmosferico occorso oltre un mese fa con lo Stratwarming, ma evitiamo di farci prendere in giro a causa delle bufale meteo relative al “Bur(i)an” o ad altre cavolate che circolano in rete, giacché la breve ma intensa fase di maltempo e freddo che sta per interessarci non ha nulla a che fare né con i freddi venti delle steppe russe, né con la Siberia, né con le altre trovate, puramente pubblicitarie ed ingannevoli, che il solito sito meteo mette in rete pur di guadagnare soldi a scapito di una corretta informazione meteorologica e scientifica.