L’Equinozio d’Autunno (dal latino ”equi-noctis“, che significa “notte uguale“, cioè la notte è esattamente uguale al dì) è il giorno in cui il Sole, all’Equatore, sorge e tramonta verticalmente passando per lo Zenith. A differenza degli altri inizi di stagione, che vengono fissati attorno al 21 del mese, l’Equinozio d’Autunno cade tra il 22 ed il 23 settembre perché la Terra percorre un’orbita ellittica durante il suo moto intorno al Sole e l’afelio (punto più distante dal Sole) è il 3 luglio mentre il perielio (punto più vicino al Sole) è il 3 gennaio. Per la seconda legge di Keplero, la Terra si muove più lentamente quando è più lontana dal Sole ed è per questo che l’estate, tra le altre stagioni, è quella che nell’emisfero boreale ha una durata maggiore (93,65 giorni), al contrario della primavera, che ne ha 92,75, dell’autunno, 89,85 giorni, e dell’inverno, che ne ha solo 88.99.
Ovviamente, stiamo parlando di stagioni astronomiche, che coincidono solo raramente con quelle meteorologiche. L’entrata della nuova stagione, difatti, avvenuta pochi minuti fa (alle 9:50 di stamattina), non sembra avere una perfetta aderenza al profilo meteo-climatico anche per quest’anno. Alle sparute ed insignificanti gocce d’acqua del primissimo mattino, sta facendo seguito un sostanziale miglioramento del tempo con temperature altro che autunnali. La massima odierna si aggirerà attorno ai 30 gradi, o poco meno, e il caldo-umido non si farà sfuggire l’occasione per giocare una delle sue ultime carte.
Nel corso della settimana vivremo alterne vicende in un generale contesto di variabilità e di ridimensionamento del caldo. Domani sarà la volta del Maestrale, che farà calare di almeno 4 o 5 gradi le temperature, mentre da mercoledì i valori termici riprenderanno a salire, seppur di poco. Il sole in questi giorni non sarà sempre presente, ma prevarrà comunque rispetto alle nubi.
In sintesi, perciò, malgrado l’inizio della nuova stagione, anche in quest’ultimo scroscio di settembre l’estate avrà ancora modo di dire la sua, soprattutto di giorno, mentre l’autunno se ne starà ancora nella sua culla da neonato ed emetterà qualche vagito solo di notte, quando almeno un po’ di fresco autunnale si inizierà a sentire.