In queste ore gran parte della fascia centro-meridionale europea è stretta da un’unica, lunga cintura anticiclonica, che dall’Atlantico raggiunge l’Europa orientale passando dalla Mitteleuropa e anche dall’Italia.
Ovviamente, non ovunque vigono le medesime condizioni meteo-climatiche, anche in considerazione delle differenti tipologie di strutture bariche presenti in quota. Difatti, mentre sull’Europa occidentale e su quella centrale il regno anticiclonico è più saldo – perché attivo anche in quota – e ciò consente poche défaillance (Penisola Iberica eccettuata) rispetto alla stabilità atmosferica, al contrario, sull’Europa orientale uno dei lobi del Vortice Polare continua a determinare condizioni di freddo estremo con ricorrenti nevicate e temperature particolarmente basse.
Cosa cambierà da lunedì?
La cellula anticiclonica rinforzerà sul comparto nord-occidentale europeo e cederà invece su quello orientale, consentendo l’affondo in moto retrogrado di un nocciolo freddo, che si dirigerà dalla Scandinavia verso l’Italia. Giunto alle nostre latitudini, avrà modo di rinvigorire un vortice ciclonico, attualmente sulla Spagna, che verrà risucchiato verso nord-est. Sul Mediterraneo esso avrà modo di rafforzarsi ulteriormente e di generare un’acuta fase di maltempo, che ingloberà diverse regioni italiane, Puglia compresa, con probabili piogge e temporali di forte intensità, che dovrebbero concentrarsi dalle nostre parti soprattutto tra martedì 20 e mercoledì 21.
E sul fronte termico cosa accadrà?
Il rinvigorimento del vortice in ambito mediterraneo, contestualmente al passaggio troppo a nord del nucleo freddo scandinavo che lo rafforzerà, determineranno per noi l’attivazione di forti correnti sciroccali con conseguente deciso aumento delle temperature (specie le minime notturno/primo mattutine) e cessazione della fase fredda che ci sta interessando.
Cosa dobbiamo aspettarci per il periodo prenatalizio?
Sebbene la situazione sia ancora suscettibile di variazioni, cessata l’azione perturbatrice del vortice “spagnolo/afro-mediterraneo”, è possibile che dal 22 o 23 dicembre a Natale le condizioni meteo tornino ad essere di tipo anticiclonico sul nostro comparto, con temperature in media o leggermente sopra media e tempo sufficientemente stabile, a meno che qualcosa non vada per il verso sbagliato (o giusto, a seconda dei gusti) e quel vortice ciclonico, anziché apportare soltanto una breve (anche se incisiva) fase perturbata, non finisca poi per fungere da calamita persistente per il freddo blocco russo siberiano. Qualora si verificasse un’ipotesi di questo tipo, ogni previsione attualmente immaginabile per fine anno sarebbe da buttar via e si aprirebbero scenari decisamente più invernali e forse molto più “bianchi”.