Dopo il maltempo e l’abbassamento delle temperature dello scorso weekend, all’inizio di questa settimana stiamo assistendo ad un deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche per l’allentamento delle condizioni depressionarie, che hanno apportato non solo tanta pioggia, ma anche tanta neve sulle alture di diverse zone d’Italia.
La «dama bianca» ha finalmente fatto la sua apparizione (dopo tante congetture e teoremi sugli Inverni che non sono più quelli di una volta) su buona parte delle montagne italiane, con oltre un metro di neve in Abbruzzo e Romagna e con accumuli significativi persino sulle aree montuose pugliesi (Gargano e Sub-Appennino Dauno).
Senza aprire un lungo e complesso dibattito sui cambiamenti climatici, in questa sede non è tuttavia superfluo ricordare che, per nostra fortuna e a dispetto di chi crede che la Terra si stia trasformando in una palla di fuoco, il freddo ancora esiste e con esso anche le piogge e le nevicate. Basti pensare ai record di temperatura registratisi in questi ultimi giorni in Siberia (fino a -70°C) e in Cina (-53°C)!
Per questi primi due giorni della settimana buona parte della Puglia resterà fuori dall’area focus del maltempo, complice anche un allontanamento verso ovest dell’area depressionaria e una temporanea interruzione del flusso di alimentazione freddo della medesima struttura ciclonica.
Già entro mercoledì sera, tuttavia, nuovi apporti di aria fredda di origine artico-marittima getteranno le basi per una riattivazione della struttura depressionaria in sede mediterranea favorendo così un rinvigorimento delle condizioni d’instabilità su buona parte del Paese.
Nuove condizioni di perturbabilità sul nostro settore, pertanto, si annunciano soprattutto per giovedì e venerdì, con piogge anche copiose, accompagnate peraltro, da un ulteriore abbassamento delle temperature, dopo il rialzo dei valori massimi diurni, atteso per oggi e domani.
Anche nel caso della nuova ondata di maltempo, tuttavia, sul nostro settore non si attendono condizioni favorevoli a nevicate o a freddo intenso, ma solo normali condizioni di freddo e maltempo di pieno stampo invernale. La neve continuerà a cadere copiosa, al contrario, su Appennino e Alpi, in questo caso andando ben oltre gli scenari mozzafiato e generando invece significative difficoltà per la consistenza degli accumuli nevosi previsti e per i disagi nella viabilità.
Per ultimo, non sembra superfluo ricordare a tutti che alla mitica domanda da un milione di dollari «Farà la neve quest’anno?» non potrà rispondervi né Meteo Castellana, né chiunque altro, a meno che non sia un indovino oppure qualcuno che voglia prendervi in giro. Prevedere una nevicata su Castellana e dintorni è già arduo con un anticipo di ore, figuriamoci se si tratti di fare previsioni mensili o stagionali. Anche perché, come dimostrato in questi giorni, non basta strombazzare ai quattro venti l’arrivo di una ondata di freddo anche intensa per poi automaticamente aspettarsi che la neve raggiunga anche Castellana. Sono ben altre le condizioni affinché s’inneschi il preciso, spesso raro e complesso mix di elementi che favorisce le nevicate dalle nostre parti. Una straordinaria combinazione di fattori che di sicuro nessuno potrà mai prevedere con tanto anticipo.