Ci avviciniamo a grandi passi al termine dell’autunno meteorologico (convenzionalmente fissato dall’OMM – l’Organizzazione Meteorologica Mondiale – al 30 novembre), ma delle peculiarità tipiche della stagione che a breve ci dovrebbe (doveroso il condizionale) aprire le porte dell’inverno si è registrato solo qualche sparuto episodio.
Le ore notturne ormai sopravanzano di gran lunga quelle diurne (ormai abbiamo meno di 10 ore di presenza del sole sopra il nostro orizzonte e più di 14 con la nostra stella sotto l’orizzonte) e ci apprestiamo anche a vivere le giornate con il tramonto più precoce, che saranno quelle nei giorni compresi tra il 6 e il 10 dicembre prossimi, quando il sole tramonterà alle 16:24.
Tutti segnali che completano il puzzle dell’avanzamento stagionale da un punto di vista astronomico, che altro non è se non il fattore fondamentale da cui poi scaturiscono anche le condizioni meteorologiche. Ed invece, da noi oggi si sono sfiorati i 24°C di massima grazie, ancora una volta, all’intervento di masse d’aria di origine subtropicale.
Questo stato meteo-climatico, tuttavia, è destinato a cambiare, ed anche in modo brusco, già a breve termine. Nonostante l’ancora generosa presenza del sole, già domani le massime caleranno di diversi gradi rispetto ad oggi, riportandosi sotto la tacca dei 20 gradi, ma sarà soprattutto nel weekend che avvertiremo i primi brividi di freddo grazie allo scivolamento verso i Balcani di una massa d’aria proveniente dal nord Atlantico, che seppur marginalmente interesserà per 24/36 ore anche il nostro territorio.
Dalla prossima settimana sembrano delinearsi scenari più inclini a proiettarci verso la stagione fredda, quantunque le temperature – com’è normale che sia – varieranno ancora in modo cospicuo alternando giornate davvero fresche ad altre più temperate, ma ormai non più miti.
E le piogge? Quelle ancora stentano a manifestarsi in modo congruo rispetto alla stagione (che per noi è quella più piovosa, specie dicembre), ma nel corso della prossima settimana dovrebbero anch’esse aver modo di cadere sulle nostre terre.
Quello che certamente invece non mancherà sarà il vento: soprattutto sabato si attende un notevolissimo rinforzo di Maestrale con raffiche fino a 60/70 Km/h, che comporteranno un vigoroso aumento del moto ondoso sul basso Adriatico, ove si attendono onde alte fino a 2,5/3 metri.