A guardarla attraverso le carte meteorologiche, la grande trottola depressionaria, diretta emanazione del Vortice Polare ‒ che sta determinando forte maltempo sul centro-nord Italia e sul versante tirrenico e che avrà ancora modo di generare freddo e neve fino a bassissima quota sulla Pianura Padana ‒ crea quel senso di stupore, tipico dei “maniaci” della meteo, quando restano attoniti nell’osservare la potenza della Natura e i colori forti delle carte meteorologiche.
Quest’anno l’Inverno 2020-21 è partito davvero alla grande su mezza Europa, e mentre tante città dell’Italia settentrionale si sono ritrovate imbiancate, dopo molti anni che non succedeva con fenomeni nevosi di questa entità, il nostro settore ha sperimentato solo 24 ore di freddo nel corso del weekend scorso e non registrerà alcuna fase fredda degna di nota fino a data da destinarsi.
Per chi mastica meteo, non è difficile comprenderne le motivazioni. Fino a quando l’asse delle depressioni sarà diretto più verso l’Europa occidentale o il Mediterraneo occidentale, a noi toccherà sempre la parte anteriore della struttura barica, quella che corrisponde alla ritornante più calda delle correnti, e dunque alla risalita di flussi mediamente meridionali, che MAI potranno arrecare precipitazioni nevose sulla Puglia (se si eccettua in qualche fase più fredda la sommità del Gargano o le alture del sub-Appennino Dauno).
Quel che pertanto ci aspetta fino a quando non varierà lo schema barico, che vede inserita solo l’Europa centro-occidentale e quella settentrionale negli strali più freddi del Vortice Polare, sarà solo legato agli effetti di un afflusso, più o meno forte, di correnti tra sud e sud-ovest a tutte le quote, le quali, oltre a proteggerci dal grande freddo, porranno la Puglia sottovento alla circolazione generale, e dunque con precipitazioni deboli, quando non del tutto assenti, con giornate a tratti anche soleggiate, ma spesso con ventosità eccessiva.
Tra le giornate “peggiori”:
- quella di oggi, con deboli piovaschi intermittenti,
- sabato 2, con maggiori probabilità di precipitazioni un po’ più organizzate e durature, ma comunque di debole intensità,
- e forse le giornate successive al 6 gennaio, ma con ancora affidabilità troppo bassa per poter essere dettagliate.
Escluse queste date, il resto delle giornate che ci separa dalla fine del periodo festivo vedranno un rischio di piogge davvero minimo, quando inesistente, ed anzi presenza di schiarite anche ampie o persino generoso soleggiamento.
In sintesi, perciò, per i prossimi 8/10 giorni il nostro Inverno ‒ a meno di variazioni imprevedibili e attualmente improbabili ‒ risulterà un po’ sottotono, con temperature medie che, come mostra la carta ENSEMBLE GFS sotto riportata, potranno oscillare attorno alla media (linea rossa) o a tratti risultare anche superiori alle medie stagionali, specie attorno al 2-3 e 7-9 gennaio.