L’apparizione e l’evoluzione

La visita della dama bianca e la tendenza per la settimana

Stufa delle critiche per la sua mancata partecipazione all’evento preparato in suo onore sabato scorso, la «dama bianca» oggi ha fatto la sua tardiva apparizione sulla città delle grotte.

Sospinta dall’ennesimo nucleo di aria fredda in quota, mossosi con moto retrogrado sul bordo orientale dell’onnipotente ed onnipresente Anticiclone europeo, la neve per qualche ora, poco prima di mezzogiorno e dopo un iniziale tentennamento (pioggia mista a neve), è caduta con larghi fiocchi su Castellana e dintorni, creando persino qualche centimetro di accumulo.

Non è stata una sorpresa, visto che la ormai chiara traiettoria del nucleo freddo lasciava intravedere un netto interessamento del nostro territorio, tant’è che nel primo post mattutino sul gruppo Facebook di Meteo Castellana si parlava chiaramente dell’eventualità dei fenomeni associati al suo passaggio e sul secondo si faceva esplicito riferimento all’arrivo della neve a breve. Certo, rispetto alle termiche previste, non proprio favorevolissime per nevicate fino a bassissima quota, l’arrivo della dama fin quasi ai 200 metri di altitudine (vedi Conversano, Rutigliano, giusto per fare degli esempi) si è rivelato quasi un “azzardo” dal punto di vista fisico-meteorologico, ma evidentemente proprio la maggior intensità del fenomeno registratosi ha fatto in modo che l’aria di quel nocciolo freddo in quota riuscisse a portarsi con maggior facilità, unitamente alle precipitazioni, sino alle quote di bassa collina.

Ad ogni modo, ora si va verso un netto ristabilimento delle condizioni atmosferiche (peraltro già riscontrato nel pomeriggio odierno) per l’invadenza del precitato campo altopressorio europeo, che ha ancora una buona resistenza, almeno nel suo quartier generale sull’Europa centrale, e difatti resisterà ancora qualche giorno, prima di declassare completamente.

Prima che ciò accada, la Puglia, pur con condizioni di tempo stabile e prevalentemente soleggiato, sperimenterà ancora qualche altro giorno di freddo, specie notturno/primo mattutino (domani con ogni probabilità anche con parziali brinate) e di venti piuttosto tesi, sebbene gradatamente di giorno le temperature torneranno presto sopra i 10 gradi. Soltanto per mercoledì un ulteriore arretramento del flusso freddo da nord-est – ma questa volta molto più debole ed innocuo dei due che l’hanno preceduto – favorirà ancora una temporanea intensificazione dei venti da nord ed un’interruzione dell’aumento delle temperature, se non addirittura una leggera nuova flessione.

A quando la fine dell’Anticiclone?

Probabilmente le correnti atlantiche entro il fine settimana riusciranno ad abbattere l’ingombrante presenza anticiclonica, ma sulle modalità e i conseguenti effetti, bisognerà tornarci su nel corso dei prossimi giorni per comprendere meglio se si andrà verso una variabilità di stampo semi-primaverile o verso ondulazioni più marcate in grado di riportare tanto delle ripetute sbuffate fredde da nord con precipitazioni, quanto delle prime invasioni di aria più temperata da sud con qualche giorno di apparente primavera.

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