S. Lucia non è il giorno più corto che ci sia

L’equivoco di fondo del giorno di S. Lucia, che NON è il più corto che ci sia

Siamo ormai all’ultima settimana d’autunno. Alle 10:20 di sabato prossimo, 21 dicembre, sarà l’ora del Solstizio d’Inverno, e prima di raggiungere la giornata durante la quale il sole starà per più tempo in assoluto nel corso dell’anno al di sotto del nostro orizzonte, oggi celebriamo S. Lucia, che secondo alcuni proverbi sarebbe «il giorno più corto che ci sia».

Ma quanto c’è di vero in questo antico adagio?

Il proverbio che attiene alla data odierna nasce da un equivoco di fondo ed esattamente dalla differenza tra la durata complessiva delle ore di luce/buio e l’orario in cui si verifica il tramonto più precoce. Ed effettivamente, il 13 dicembre è ricompreso nel periodo (di una decina di giorni) in cui il sole tramonta prima che in tutti gli altri giorni dell’anno (per Castellana ciò avviene alle 16.23), dando così l’impressione che siano effettivamente questi in assoluto i giorni più brevi dell’anno.

In realtà, l’affermazione del giorno di S. Lucia come «il giorno più corto che ci sia» non è più vera se il calcolo della durata delle ore di luce/buio si effettuata – com’è giusto che sia – anche rispetto all’ora dell’alba e riguardi quindi la durata totale delle ore in cui il sole è sopra l’orizzonte e non solo l’ora in cui il sole tramonta.

Siccome poi – per i fenomeni congiunti della declinazione solare e dell’equazione del tempo – alba “più tardiva” e tramonto “più precoce” non avvengono nella stessa data, ma sono sfasati di una decina di giorni (dopo per l’alba e prima per il tramonto) rispetto al giorno del Solstizio, ecco che i giorni in cui si ha l’alba più tardiva sono i primi giorni di gennaio (per Castellana alle 7.16 del mattino), mentre quelli in cui si verifica il tramonto più precoce sono proprio quelli compresi tra la fine della I decade e l’inizio della II decade di dicembre.

In conseguenza di ciò, se è vero che sono questi effettivamente i giorni in cui il Sole tramonta prima, dando l’impressione che siano questi anche i giorni più brevi o più corti dell’anno, è altrettanto vero che fino alla I decade di gennaio la nostra stella continuerà anche a sorgere sempre più tardi, e ciò sta a significare che nel calcolo complessivo tra ora dell’alba e ora del tramonto continuerà ad accorciarsi la durata giornaliera di luce fino a quando il tempo che già s’inizia a recuperare al tramonto non sopravanza quello che ancora si perderà all’alba.

Ciò accadrà proprio dal giorno del Solstizio d’Inverno, e sarà perciò quello il giorno più breve dell’anno in assoluto (9 ore e 14 minuti), al contrario di quello che sta accadendo oggi, che dunque è solo uno dei giorni in cui il sole tramonta prima.

Per ultimo, va sottolineato che quelle descritte sono variazioni di luce davvero infinitesimali e per lo più impercettibili durante i periodi solstiziali, tant’è vero che sarà solo dalla seconda metà di gennaio che potremo effettivamente accorgerci di un vero, seppur ancora lieve, aumento complessivo delle ore di luce, considerato che, tanto all’alba quanto al tramonto, il sole, rispettivamente, sorgerà gradualmente prima e tramonterà gradatamente dopo.

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