Alla fine di questa prima decade di luglio la configurazione barica vede un profondo e ampio cavo d’onda depressionario sull’Europa settentrionale e su quella occidentale, che sospinge aria più umida, fresca e instabile fino al Portogallo. L’asse di tale struttura ciclonica favorisce, più a est, sull’Europa meridionale, sul Mediterraneo e sui Balcani l’interposizione di un’onda di segno contrario, che altro non è se non la cresta del famigerato Anticiclone africano.
Nei prossimi giorni questa configurazione barica tenderà ad acuire maggiormente gli scarti pressori tra Nord-ovest e Sud-est europeo intensificando sul Mediterraneo centro-occidentale, sull’Italia e sull’Est Europa la strutturazione di una potente onda anticiclonica di matrice subtropicale, che darà vita alla 3a onda di calore stagionale.
Essa inizierà sul nostro territorio giovedì 11 luglio e potrebbe protrarsi per una settimana, fino al 18 luglio. In questo periodo vi saranno giorni in cui si potrebbero superare i 35°C di massima, ma quel che sarà peggio non sarà rappresentato dai picchi termici eccessivi (difficilmente si andrà oltre i 36/37°C), ma dal progressivo peggioramento delle condizioni di vivibilità bioclimatica.
In soldoni, sarà l’afa a dominare per la persistenza della cappa anticiclonica e per la sua subsidenza. Le correnti discendenti che sotto la cupola anticiclonica si instaurano, infatti, non solo surriscaldano l’aria per compressione, ma impediscono anche un ricambio d’aria nei bassi strati, ove, con temperature così alte, basta anche un tasso di umidità pari o superiore al 40/45% per sentire addosso quella sgradevole sensazione di appiccicaticcio e di cappa opprimente.
Pertanto, se finora l’estate ci è apparsa abbastanza benevola, seppur con delle intemperanze e qualche eccesso, ma molto passeggero, ora la “bella” (fino a un certo punto) stagione ingranerà la terza (onda di calore) per fare più rumore e scaldare ulteriormente i motori.